Dybala, Lukaku e Paredes, per tutti e tre non sarà una partita come le altre quella all'Allianz Stadium contro la Juve. Se Paulo è già tornato a Torino da avversario, per Paredes sarà la prima volta dopo la stagione non certo positiva passata in bianconero. Lukaku invece non è un ex ma visto quanto successo in estate e l'ultima volta che ha calpestato il campo dell'Allianz (semifinale di Coppa Italia tra Juve ed Inter con rissa e polemiche nel finale), avrà i riflettori puntati addosso. In tutto questo però, non si può dimenticare la presenza di José Mourinho.

DALL'INTER ALLA ROMA, PASSANDO PER MANCHESTER - Mourinho e la Juve, una storia di frecciatine, polemiche e rivalità sportiva che arriva da lontano. Da quando il portoghese era sulla panchina dell'Inter. Un rapporto, quello tra José e la tifoseria juventina, che si è continuato ad incrinare quando era a Manchester (note le tre dita alzate verso i sostenitori bianconeri, a ricordare il triplete con l'Inter). Anche da quando è a Roma, Mourinho ha continuato la sua "battaglia" personale contro la Juve. "Ti manda la Juve?", le parole rivolte all'arbitro Pairetto due anni fa. "Non voglio entrare nella cosa nel dire che è di Torino e domenica giochiamo contro la Juve e lui mi vuole fuori dalla panchina", invece, le frasi nei confronti del quarto uomo Serra dopo che era stato espulso".

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NEMICO MA NON PER TUTTI - Non è difficile allora immaginare come tra i più fischiati, come o più di Lukaku, ci sarà anche Mourinho all'Allianz Stadium. Nemico sportivo a Torino, ma non di tutti. Sabato, il portoghese troverà anche un amico, ovvero Massimiliano Allegri. La stima tra i due ormai è nota ed è cresciuta di anno in anno. "Qualcuno dice che Max è scarso ma purtroppo per loro vincerà ancora sicuramente” solo uno dei tanti complimenti rivolti all'allenatore della Juve. Un modo, forse, anche per difendere sé stesso, visto che spesso i due tecnici hanno ricevuto critiche simili sul gioco. Il bilancio, da quando Mourinho allena la Roma, vede i bianconeri avanti con due vittorie, un pareggio e una sconfitta. A Torino confidano di aumentare questo divario, in una partita che per ovvi motivi, non sarà come le altre.