L'EX GIUNTOLI - "Sentirà un po’ di sfottò (ride, ndr). Scherzi a parte: la rivalità c’è sempre stata ed è giusto così, ma l’importante è che tutto resti confinato nella civiltà e nel confronto sul campo".
JUVE DA SCUDETTO? - "Sono stati bravi a credere nei giovani e penso che potrà giocarsela fino in fondo: l’Inter è la squadra più attrezzata e l’ha dimostrato anche domenica a Napoli, ma la Juve è quella che sta facendo meglio restando aggrappata alla vetta e non mollando mai".
PUNTO DEBOLE - "Il ritmo. Quando sono alti, la Juve fatica molto. Questo, però, mi sembra l’unico modo per riuscire a tirare fuori i bianconeri e riuscire a colpirli".
SULLA STRATEGIA DI ALLEGRI - "Allegri ha scelto questa strategia e i risultati lo premiano: evidentemente si sentono più comodi nel giocare sotto la linea della palla. Così gli spazi da coprire sono inferiori e con un valido sistema di protezione non entra nessuno in area".
SI SARBBE DIVERTITO IN QUESTA JUVE? - "Credo di sì: più ci provano ad assalirti e più ti carichi e ti esalti. Però mi piaceva anche quando avevi tanto spazio da coprire, come nella Juve di Capello o nell’Italia di Lippi. L’importante è fermare gli attaccanti".