JUVE-NAPOLI - "Dal punto di vista dell'intensità, la condizione non può cambiare in maniera totale. Momento particolare e sono partite particolari, non c'è altro tipo di soluzione. Diventano automaticamente tutte gare difficilissime, così come lo sarà l'interpretazione fisica e mentale. Dopo questa atipica inattività. Fa parte però dell'anormalità di questo periodo".
DAL PUNTO DI VISTA TATTICO - "Ho visto una squadra che ha cercato nella fase iniziale della partita anche di prendere alti gli avversari, e poi si è abbassata e ha cercato di aspettare più basso l'avversario. Non so se poi il risultato e la condizione hanno influito. Vediamo che atteggiamento avranno, quando si chiudono hanno una grande solidità e quando ripartono sono pericolosi. Negli ultimi tempi hanno vinto con l'Inter, la Juventus. Pareggiato col Barcellona. In certe partite sanno esprimersi ad alti livelli".
EMOZIONE - "Primo trofeo in Italia? Allora, mi girano leggermente i coglioni quando sento dire che in Italia non ho vinto niente. Si parla sempre di altissimi livelli, ho fatto 8 promozioni da una categoria all'altra, tutte sul campo senza saltare una categoria. Ti parlo dall'Eccellenza alla D, dalla D alla C2, dalla C2 alla C1. In C1 non ci sono riuscito ma ho fatto i playoff. Una dalla B alla A. E sono andato sul campo in Coppa dei Campioni. Questo è poco, visto da giornalisti abituati a parlare di Champions, ma è un percorso difficile perché andare a prendere promozioni nelle categorie inferiori può sembrare semplice ma è difficilissimo. Contento di averlo fatto, è chiaro che la voglia di andare a vincere trofei più importanti è in tutti noi. Il sentimento prevalente è quello di aiutare i giocatori a vincere un trofeo. Di vincerlo per la società, per i tifosi. Nessun retropensiero su avversari o altre cose. Mi sento pienamente proiettato su di noi in questo momento".
RONALDO - "Io penso che Ronaldo ha fatto bene nei primi 30', poi si è affievolito. Fa parte del momento e di una condizione fisica non ottimale. E' stato disponibile e generoso, ha fatto grande dispendio di energia anche in fase difensiva. A livello quantitativo fisicamente ha fatto una buona prestazione. Gli manca aspetto qualitativo, ma in questo momento sta mancando a tutti i nostri giocatori, ma penso a tutti i giocatori della Serie A. Il talento è cristallino, non è inficiato dal giocare tre metri dentro o tre metri fuori. La richiesta era di una posizione difensiva diversa, non offensiva".
SEGNALI - "2 domande? Fammene una per volta, sono anziano, eh... Dove ho lavorato? Noi in questa stagione, oltre a qualche partita che abbiamo sbagliato - ma fa parte del gioco, quando ne fai 60 ci sono 4-5 prestazioni in cui non ti viene niente, e ci sono per quasi tutte le squadre -, il nostro percorso è stato buono. I risultati sono i migliori degli ultimi 50 anni per chi è alla prima stagione alla Juventus. Era dal '55 che un allenatore esordiente alla Juve non faceva una media punto così. Bisogna essere soddisfatti, poi è chiaro: lavorando in un ambiente in cui la vittoria è un'abitudine è tutto più difficile nell'immaginario collettivo. Però dagli addetti ai lavori ai tifosi, bisogna sempre ricordare che vittoria non è scontata, non è la normalità ed è un evento eccezionale. Siamo qui e ora vogliamo trasformare questo percorso in qualcosa di tangibile, di concreto. Non c'è possibilità di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, non abbiamo fatto 100 allenamenti collettivi. E poi da qui in avanti non ci sarà più occasione di lavorare visto che le partite sono tutte ravvicinate: dal punto di vista mentale abbiamo passato un periodo facile, difficile. Dipende dalla sensibilità di ognuno quanto difficile. Sono quei periodi inaspettati della vita in cui ti trovi davanti a qualcosa di mostruoso e inatteso. Da questi periodo non ne esci come prima. Hai la possibilità di diventare migliore o anche la brutta possibilità di uscirne peggiori. Ho trovato ragazzi migliori, più aperti, sorridenti, più disposti al dialogo, più disponibili. Ho fatto anch'io un percorso, sono molto più paziente con loro, meno intransigente. Credo sia dovuto al percorso fatto negli ultimi mesi".
HIGUAIN - "Higuain vediamo... penso di no, fino a ieri ha fatto lavoro completamente differenziato. Aspettiamo i verdetti ma non penso ci siano novità. Abbiamo avuto Ramsey per 20' coi compagni, ma ieri era il primo giorno. Vediamo se c'è disponibilità, dipenderà dalla discussione di stasera col ragazzo e con i medici".
GATTUSO - "Rino è una persona che mi piace molto, è schietto e solitamente parla bello diretto. Viste le mie caratteristiche mentali, mi piace parecchio. Non sono sorpreso, secondo me aveva fatto bene anche al Milan".