La pausa nazionali, paradossalmente, invece di attenuare le polemiche e le solite chiacchiere insite nella nostra tradizione calcistica, le alimenta e le amplifica. La Juve è sempre al centro di tutti i discorsi, e di Juve la bocca degli altri - che evidentemente non hanno di che discutere - si riempie. Quando i campioni d'Italia partono per andare nelle rispettive selezioni sparse in tutto il globo, i cosiddetti “anti-juventini” (amalgama di appassionati, o presunti tali, che invece di parteggiare per una squadra, tifano contro la più forte) li seguono e ne studiano ogni movimento, quasi come detective, pronti ad urlare al complotto.


Se Bonucci ha la febbre, Dybala è infortunato e Khedira si fa male poco importa: è ovvio che i tesserati della Juve non scenderanno in campo a difendere i propri Paesi per scelta della società bianconera, per "preservarne" le condizioni a Torino. Come se non bastasse nella notte ci sono state pure le ammonizioni di Dani Alves e Higuain: i due giocatori rientreranno prima alla base a causa della squalifica rimediata. Con gioia di Allegri, certo, ma chiaramente questa è tutta legna che alimenta il fuoco del complotto: ma è naturale! Tutto un disegno machiavellico per favorire la Juve. Che poi - comunque decimata dagli impegni dei nazionali - se la vedrà col Napoli, pronto a riabbracciare Pepe Reina dopo il rientro anticipato dal ritiro della Spagna. Evidentemente un altro piano diabolico dei bianconeri per vincere facilmente anche questa volta.