C'era stata voce che la Juventus, non proprio felice di partecipare alla Conference League, potesse rifiutare l'opportunità. Ecco, chiariamo: si tratta di un'eventualità "remota e autolesionista", così come fa filtrare Gazzetta. Un club che si rifiuta di partecipare a una competizione per la quale si è qualificato rischia infatti di incassare una multa e, in casi estremi, potrebbe subire conseguenze anche da parte della federazione di appartenenza. 

LA SQUALIFICA - In realtà, è molto più probabile che la Juventus, dialogando con l'organo di giustizia sportiva, comprenda che una squalifica di un anno è un'esito realistico e pertanto decida di accettarla senza opporsi. Il buon senso suggerisce che, se ci fosse una squalifica di un anno e la prospettiva di "saltare" la Conference League, la Juventus non si rivolgerà al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport). La situazione sarebbe diversa in caso di esclusione più pesante, superiore ai due anni: ciò precluderebbe la possibilità di partecipare alla Champions League e spingerebbe comprensibilmente la Juventus a rivolgersi alla Corte di Arbitrato dello Sport di Losanna, che rappresenta la massima istanza giudiziaria sportiva europea.