Considerando l'ultimo campionato e la prima parte di quello in corso, in Serie A nessun altro centrocampista ha avuto sulla propria squadra un impatto come il suo, partecipando attivamente a 19 gol con 12 reti e 7 assist (l'ultimo dei quali nel match di martedì contro il Lecce, per il centro decisivo di Arek Milik). Potrebbe bastare questo dato per far capire l'importanza strategica per la Juve di Adrien Rabiot, che Massimiliano Allegri ha voluto fortemente confermare in rosa dopo essere riuscito a rivalutarlo e a farlo diventare un vero e proprio perno della sua formazione. Fondamentale, dunque, si è rivelato il rinnovo sottoscritto un po' a sorpresa nei mesi scorsi, con una formula annuale che però la prossima estate tornerà a presentare il "conto". 

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IL RISCHIO - Se per ora, infatti, con questa strategia la Juve è riuscita a "silenziare" le sirene dalla Premier League, non è escluso che per Rabiot torneranno a farsi vivi a breve diversi club, a partire da Manchester United e Newcastle che sono segnalati anche in queste settimane sulle sue tracce. Per convincere il Duca a optare di nuovo per la permanenza, quindi, sarà importante centrare almeno l'obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League, condizione decisiva anche per provare a costruire un nuovo ciclo vincente. Chiaramente, poi, sarà comunque la volontà del giocatore a prevalere. Ma molto passerà da lì, per lui come anche per altri big della squadra.