SALISCENDI DEI RAGAZZI - "Ormai è la normalità e, grazie all’organizzazione societaria, non pesa. L’aspetto più importante è che, quando scendono al piano di sotto, i ragazzi lo fanno sempre con la mentalità giusta. Il lavoro, poi, è condiviso alla perfezione tra tutte le componenti".
CON ALLEGRI - "In estate mi ha subito detto di non aver alcun vincolo in proposito, abbiamo facoltà di disegnare la squadra sulla base degli elementi a disposizione. Ogni tanto lo staff della prima squadra ci chiede un parere, ma in realtà seguono tutte le gare e conoscono alla perfezione ogni giocatore. Noi abbiamo solo il compito di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per cogliere le occasioni".
COPPA ITALIA - "Finora abbiamo interpretato la competizione al pari del campionato, con l’obiettivo di vincere per avere più gare a disposizione in cui ruotare e dare minutaggio ai ragazzi. Poi, certo, ora siamo ai quarti di finale: più ti avvicini al traguardo e più fai la bocca buona al risultato".
BARBIERI E BARRENECHEA IN CHAMPIONS - "Gli esordi in prima squadra fanno sempre la felicità di tutto l’ambiente, ma il mio unico aiuto consiste nel far tenere i piedi per terra ai ragazzi coinvolti. Se arrivano fino a lì è perché hanno qualità, devono ringraziare solo loro stessi. Noi cerchiamo di accompagnarli, facendo attenzione soprattutto all’aspetto mentale".
SOULE - "La decisione è stata presa da Allegri al fine di concedergli minuti e noi siamo stati ben contenti di accoglierlo: è cresciuto in questo gruppo, quindi non ha avuto bisogno di inserirsi. Le sue qualità tecniche sono evidenti, ma parlando con lui è emersa anche tutta l’umiltà del ragazzo".
COSA CONTA - "Senza dubbio la testa: solo chi è già maturo a livello mentale riesce poi a sfruttare tutto il potenziale di cui dispone".
UN DESIDERIO - "Quello che più mi piace è l’ambiente sereno in cui stiamo lavorando con i ragazzi: chiedo soltanto di mantenere questo clima, il resto verrà da sé".