PRIMO BILANCIO - "E infatti il primo bilancio è largamente positivo: mi sono subito trovato a mio agio con il direttore Manna, con lo staff e con i ragazzi".
NUOVA ESPERIENZA - "L’intenzione di intraprendere una nuova esperienza l’avevo maturata già da un po’, l’Atalanta ne era al corrente. Avevo ricevuto diverse proposte da prime squadre, ma quando hanno chiamato i bianconeri non ci ho pensato un solo attimo".
SECONDE SQUADRE - "In Primavera ci sono tanti giovani bravi, che però devono ancora crescere tanto. Quello che avviene in Next Gen, dove impari a confrontarti con veterani che ogni domenica si giocano la vita. Ci si deve adattare, ovviamente, ma qui ci sono il tempo e il modo per farlo".
SERIE B - "Sinceramente non mi pongo la domanda: l’obiettivo è disputare un buon campionato, ma la priorità resta quella di far crescere i singoli giocatori, pur in un contesto in cui i risultati e la classifica hanno un peso. Far capire a un giovane l’importanza della vittoria è uno dei passi nel percorso di crescita".
AMBIENTE JUVE - "Mi è bastato entrare per la prima volta a Vinovo, in realtà: le strutture e l’organizzazione sono impressionanti. Si tratta di una seconda squadra che, però, è vissuta a tutti gli effetti con il livello di professionalità della prima".
ALLO STADIUM - "Sarà una grande esperienza, per i giocatori dev’essere uno stimolo. Ma, al contempo, la partita andrà approcciata come tutte le altre, con serenità e senza eccessive pressioni".
VERSO LA PRIMA SQUADRA? - "Certo, anche se loro lo sanno già. Le porte sono sempre aperte, lo dimostrano le ultime stagioni e anche il fatto che spesso vengano chiamati alla Continassa per allenarsi in mezzo ai campioni. Ai miei ragazzi chiederò solo di scendere in campo con la gioia nel cuore".