Condizione fisica, ma non solo. In generale, qualcosa in questa Juve può essere modificato anche sotto il profilo tattico. A Verona, nella ripresa, si sono visti di fatto due attaccanti (Higuain e Mandzukic) e due ali (Bernardeschi e Douglas Costa), in una sorta di 4-4-2 molto offensivo. Un sistema che non ha dato frutti convincenti anche grazie all’attenta fase difensiva del Chievo: non è mai facile affrontare squadre così chiuse, che ti aspettano costantemente nella propria metà campo. Ma, come ribadito da Allegri, è importante vincere anche quando si gioca male.
Maggiori sono le frecce a disposizione, maggiori sono le possibilità di successo: i cambi, in questa fase della stagione, saranno fondamentali per la Juve. Anche perché, a tre giorni dalla chiusura del mercato, la coperta bianconera è ancora leggermente corta in alcuni reparti: Allegri ha soli due attaccanti “veri” e quattro-cinque centrocampisti in totale. D’altra parte, difficilmente la campagna acquisti invernale può offrire giocatori determinanti. L’ultimo di questi, forse, è stato il Wesley Sneijder che lasciò l'Inter nel gennaio 2013.