I NODI - Come scrive la Gazzetta, "la procedura è la solita: seguiranno appello e, in terzo grado, il Tas con corsia privilegiata per una risposta veloce. E la sanzione dipende da due fattori: l’entità dello sforamento e il dolo eventuale. Il "settlement" raggiunto con l’Uefa per pagare solo 3,5 milioni invece di 23 aiuta le squadre virtuose - si legge - ma diventa un incubo per chi non raggiunge gli obiettivi o ha dato informazioni fraudolente senza le quali non avrebbero avuto condizioni così favorevoli. Non è finita: anche l’antisportività può essere un’altra causa di stop".
Juve, non è proprio finita: 'Linea dura Uefa, il club rischia un anno di stop'
Ancora un po' di attesa prima che sia tutto, davvero, finito. Se infatti il patteggiamento ha “sistemato” la situazione italiana, resta ancora da definire la situazione europea. E non è detto che le porte dell’Europa siano aperte. L'inchiesta, in questo caso, riguarda il Fair play e dal 1° dicembre la Uefa cerca di verificare se abbia violato le regole e l’accordo raggiunto con Nyon a settembre. Il patteggiamento sugli stipendi non incide sulle indagini Uefa, perché sono indipendenti, ma anche in questo caso i tempi sono brevi e l’organo di controllo dovrebbe dare una sentenza entro metà giugno. Il verdetto? Europa sì, Europa no, principalmente, per un anno.
I NODI - Come scrive la Gazzetta, "la procedura è la solita: seguiranno appello e, in terzo grado, il Tas con corsia privilegiata per una risposta veloce. E la sanzione dipende da due fattori: l’entità dello sforamento e il dolo eventuale. Il "settlement" raggiunto con l’Uefa per pagare solo 3,5 milioni invece di 23 aiuta le squadre virtuose - si legge - ma diventa un incubo per chi non raggiunge gli obiettivi o ha dato informazioni fraudolente senza le quali non avrebbero avuto condizioni così favorevoli. Non è finita: anche l’antisportività può essere un’altra causa di stop".
LA SUPERLEGA - E non solo. "Al discorso giuridico in senso stretto va aggiunta la questione politica della Superlega", si legge ancora. Perché in estate di deciderà anche il futuro della nuova possibile competizione. E come andrà? "La strada più semplice per la Juve è rinnegare la Superlega. Non è che l’Uefa aumenterà le sanzioni perché la Juve è una ribelle. Ma si può presumere che aiuterà in tutti i modi possibili un club “figliol prodigo”. Tocca ora ai bianconeri scegliere la strategia".
I NODI - Come scrive la Gazzetta, "la procedura è la solita: seguiranno appello e, in terzo grado, il Tas con corsia privilegiata per una risposta veloce. E la sanzione dipende da due fattori: l’entità dello sforamento e il dolo eventuale. Il "settlement" raggiunto con l’Uefa per pagare solo 3,5 milioni invece di 23 aiuta le squadre virtuose - si legge - ma diventa un incubo per chi non raggiunge gli obiettivi o ha dato informazioni fraudolente senza le quali non avrebbero avuto condizioni così favorevoli. Non è finita: anche l’antisportività può essere un’altra causa di stop".
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