15 punti. È la differenza ad oggi tra Juventus e Napoli in Serie A e, a spanne, si potrebbe riassumere così cosa cambia nell’avere Cristiano Giuntoli in squadra o meno. Ma andiamo più nel concreto: il lavoro del nuovo direttore generale è andato ben oltre il mercato. Lavoro quotidiano, tutti i giorni alla Continassa sul campo, a seguire gli allenamenti, a confrontarsi con l’allenatore e i giocatori. E, come si può intravedere dalle immagini del club, è anche il primo a dare la carica ai bianconeri prima che scendano in campo nei pre partita. Insomma, il suo lavoro non è evidente come una serie di acquisti sul mercato, ma altrettanto concreto e da sottolineare.
 

Juve, Monguzzi e Andreini: chi sono i dirigenti che stanno facendo la differenza

 
Juve, allenamento sotto gli occhi dei dirigenti: ecco chi c'era
I due dirigenti che stanno facendo la differenza in questa fase della Juventus sono Paolo Monguzzi e Giovanni Andreini.
 
Paolo Monguzzi è Head of Stadium Revenue & Entertainment dal febbraio scorso, dopo una lunga esperienza alla Roma dove si è fatto apprezzare per il suo lavoro. Insomma, si occupa della gestione dell’Allianz Stadium, degli abbonamenti, dei pacchetti speciali, dell’intrattenimento. I risultati ci sono e si vedono, per dare alcuni dati: Media spettatori 40.117, pari al 96,7% (la più alta di sempre, di poco superiore alla stagione 2019-2020), 7 sold-out su 9 partite disputate presso l’Allianz Stadium e la partita contro la Salernitana di Coppa Italia è già sold out, con l’apertura del secondo anello del settore ospiti ai tifosi bianconeri.
 
Giovanni Andreini è Head of Performance dal luglio 2022. La funzione fondamentale dell'Head of Performance consiste nel coordinare e monitorare le varie dimensioni di performance del Club, tra cui scienze dello sport, medicina, forza e condizionamento, nutrizione e analisi. L'obiettivo primario è assicurare il massimo livello di prestazioni da parte di tutti i giocatori, affrontando al meglio le sfide fisiche richieste dal gioco. Complice anche l’assenza delle coppe europee, certo, ma quest’anno la Juventus ha sofferto decisamente meno gli infortuni muscolare e Massimiliano Allegri ha avuto spesso la possibilità di scegliere chi mettere in campo, piuttosto che adeguarsi alle assenze per infortunio.