Come racconta il Corriere dello Sport, il sostituto di Allegri potrebbe essere un part-time fino a maggio, precario e quindi con scarse basi solide o un nuovo allenatore con “pieni poteri”. Cambiare per cambiare non serve a nulla, se non c’è un progetto, se non c’è una prospettiva. E la Juventus in questo momento deve rinsaldarsi prima di fare scelte epocali. Prima serrare le fila, oltrepassare il momento critico e poi prendere decisioni lontane dalla fretta o dalla accozzaglia delle richieste della folla inferocita. La verità, infine, è nella tradizione. L’esonero a metà stagione non appartiene alla storia bianconera.