Una sconfitta troppo pesante e netta quella contro il Napoli per non avere conseguenze. E se non le avrà sul futuro di Massimiliano Allegri, sicuramente non adesso, può però cambiare la seconda parte di stagione di alcuni giocatori. Una serata in cui la difesa della Juve si è ritrovata senza certezze dopo che proprio quel reparto era stata la base per le 8 vittorie consecutive. In particolare, le prestazioni individuali, in particolare di Alex Sandro e Bremer hanno lasciato molti dubbi e adesso Allegri è pronto a cambiare le gerarchie.

UNO SI, L'ALTRO NO - Sorprendente soprattutto la partita di Bremer, senza dubbio la peggiore da quando è arrivato alla Juve. Novanta minuti che però non bastano per togliere l'ex Toro dal ruolo centrale che ha nella retroguardia bianconera. Bremer resterà davanti nelle gerarchie, anche visti i problemi fisici di Bonucci. Diversa invece la situazione di Alex Sandro, che dopo la crescita nel nuovo ruolo nella difesa a tre, è ricaduto in una prestazione non all'altezza. Il brasiliano, che tra 10 giorni compirà 32 anni, vivrà gli ultimi mesi a Torino con il rischio di vedere il campo meno di quanto fatto fino ad ora. Perché i jolly, a differenza di Bremer, se l'era già giocati negli ultimi anni e in più, c'è un fattore che condizionerà le scelte del tecnico.

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IL FATTORE CLAUSOLA - Ovvero, quella clausola nel contratto per cui al raggiungimento di 40 presenze, da quanto riporta Tuttosport, si attiverebbe il prolungamento automatico di un anno. Una storia che la Juve ha già vissuto nella scorsa stagione con Juan Cuadrado e che a Torino vogliono in tutti modi evitare. Lo stipendio di Alex Sandro infatti è troppo oneroso in proporzione al rendimento sul campo e la scelta di dividere le strade è già stata compiuta, almeno dalla Juve. Di questo, potrebbero ringraziare Rugani e soprattutto Gatti, ad oggi le uniche alternative a cui Allegri può affidarsi.