Conferma meritata visto che: Vinovo o Alessadria, fino ad arrivare a La Plata, cambiano i binari ma il treno Turicchia non smette mai di correre. Ma non è una corsa fine a sé stessa, niente paraocchi: visione di gioco, abilità nel dialogare con i compagni, propensione al sacrificio ne hanno fatto un punto fermo di questo gruppo di azzurrini che sta tenendo gli appassionati italiani incollati davanti al televisore fino a sera tarda.
Juve, occhi puntati su Turicchia in finale del Mondiale. L’outsider che può stupire Allegri
Non ha il gol nel sangue come Cesare Casadei, non dà l’impressione di essere stato baciato dagli Dei del calcio alla nascita, come Tommaso Baldanzi; ma ogni allenatore che l’ha avuto vi confermerà: uno come Riccardo Turicchia lo vorrei sempre nella mia rosa. E lo stesso ha pensato Carmine Nunziata, ct della Nazionale Under 20 stasera finalista al Mondiale di categoria, che l’ha prima convocato e poi confermato nell’undici titolare.
Conferma meritata visto che: Vinovo o Alessadria, fino ad arrivare a La Plata, cambiano i binari ma il treno Turicchia non smette mai di correre. Ma non è una corsa fine a sé stessa, niente paraocchi: visione di gioco, abilità nel dialogare con i compagni, propensione al sacrificio ne hanno fatto un punto fermo di questo gruppo di azzurrini che sta tenendo gli appassionati italiani incollati davanti al televisore fino a sera tarda.
L’approccio è stato di quelli giusti. Ha salutato i compagni dell’Under 19 della Juventus, con i quali stava giocando le ultime partite dopo la fine della Serie C, ha messo in borsa voglia di rivalsa per una stagione a tratti sfortunata con la Next Gen e ha deciso di prendersi tutto in Argentina, con la maglia della Nazionale indosso. D’altronde, arrivato da un paesino dell’entroterra emiliano, il suo percorso è quello dell’outsider, di chi non ha avuto niente di regalato e tutto è stato conquistato con il lavoro e la costanza. Dalla sua una qualità che nel calcio moderno può fare la differenza: la duttilità. Esterno destro o sinistro, in mezzo al campo: la qualità della prestazione offerta non cambia.
Occhi puntati, dunque, della Juventus sulla finale del Mondiale Under 20. E chissà che, in una Madama che ha deciso di ripartire dai giovani, il prossimo anno non ci sia spazio anche per Turicchia. “Uno così lo vorrei sempre in rosa”: pensiero che, da Bonatti a Brambilla e Montero, può balenare anche nella testa di Massimiliano Allegri.
Conferma meritata visto che: Vinovo o Alessadria, fino ad arrivare a La Plata, cambiano i binari ma il treno Turicchia non smette mai di correre. Ma non è una corsa fine a sé stessa, niente paraocchi: visione di gioco, abilità nel dialogare con i compagni, propensione al sacrificio ne hanno fatto un punto fermo di questo gruppo di azzurrini che sta tenendo gli appassionati italiani incollati davanti al televisore fino a sera tarda.
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