È entrato lui e l'aria è cambiata. Un fuoriclasse? No, "solo" Manuel Locatelli, che però ieri sera ha dato una chiara dimostrazione del motivo per cui Massimiliano Allegri non vuole mai fare a meno di lui. Ed è innanzitutto una questione di cuore, quello da gettare sempre oltre l'ostacolo, anche quando si è alle prese con una dolorosa frattura alla costola forse nemmeno completamente guarita, tanto da rendere necessario l'utilizzo di un corpetto protettivo. Era il minuto 16 del secondo tempo quando il tecnico livornese ha capito che era il momento di chiedergli uno sforzo, dando il cambio a un Hans Nicolussi Caviglia che, lanciato un po' a sorpresa da titolare, non era riuscito ad andare oltre il "compitino", venendo anche rimproverato in un paio di occasioni per altrettanti palloni persi in maniera ingenua.

Juve-Inter, i convocati di Allegri: c'è Locatelli
BENZINA PURA - A Manuel è bastato mettere in campo un po' di esperienza, personalità e mestiere contro un'Inter tutt'altro che arrembante, facendo respirare il gioco della Juve con più geometrie e sostanza di quelle garantite dal classe 2000, che non disputava un match dal primo minuto dal 16 aprile scorso, quando indossava la maglia decisamente meno pesante della Salernitana. Per questa squadra, per questo centrocampo, Locatelli è evidentemente benzina pura, olio di una serie di ingranaggi che altrimenti fanno presto a incepparsi. Per alzare il livello basta poco, direte, ma nella situazione attuale è sempre meglio averlo che non averlo. L'ex Milan serve eccome alla Juve, che senza di lui ha un altro volto, più pallido e contratto. Allegri, insomma, ha avuto ragione: con Manuel è tutta un'altra musica.