Le gerarchie, ormai, sono delineate in casa Juve: dopo l'esclusione dalla rosa di Leonardo Bonucci sarà Danilo il nuovo capitano, che in caso di assenza sarà sostituito da Alex Sandro o Adrien Rabiot, con il francese fresco di rinnovo per un altro anno. Questione di anzianità, come del resto accade anche in altre squadre, e a tal proposito Massimiliano Allegri è stato chiaro. Eppure a molti non è sfuggito un "dettaglio", ovvero che nell'attuale rosa bianconera figura un giocatore che a Torino è arrivato ben prima di Danilo - molto amato dai sudditi di Madama - e che non troppo diversamente da lui si è distinto per minutaggio, professionalità e leadership. Ma che, soprattutto, a detta del popolo bianconero avrebbe meritato la fascia, anche solo come "vice", ben più del sempre poco convincente Alex Sandro. 

Szczesny parla di Cuadrado: cosa ha detto
Si tratta di Wojciech Szczesny, che difende la porta della Juve dal 2017 quando era stato designato come erede dell'insuperabile Gigi Buffon, di cui ha poi preso definitivamente il posto dalla stagione 2018-19 mantenendo sempre un buon rendimento. Perché, quindi, il polacco non è nemmeno stato preso in considerazione? Sono stati in molti a farsi questa domanda negli ultimi giorni, e sempre in molti non hanno potuto fare a meno di tornare con la mente a quell'amaro 18 maggio 2023, quando l'estremo difensore, dopo l'eliminazione della Juve dall'Europa League per mano del Siviglia in un match in cui era risultato il migliore in campo, non riuscì a trattenersi di fronte alle telecamere: "Se io faccio tante parate non è un buon segnale della nostra prestazione, sono state parole inutili. Mi dà poca soddisfazione in questo momento sinceramente, avrei preferito una partita da "senza voto" in pagella ma passare il turno [...]. Rimane sempre una stagione senza trofei, giocando alla Juve si compete per vincere i trofei, non tanto per partecipare".

Una polemica evidente che non è andata giù al tecnico livornese, la cui replica piccata non si è fatta attendere: "Dopo certe partite bisogna sempre stare zitti, a caldo si possono dire cose inesatte. Non conoscendo l'italiano forse ha sbagliato nell'uso dei termini". Eppure no, la sensazione è sempre rimasta la stessa: Tek aveva le idee chiarissime e le ha espresse in modo altrettanto corretto. Nessuna rottura ad ogni modo, nessun caso in stile "sgabello di Bonucci" per intenderci. E chissà, magari Szczesny quella fascia non la voleva nemmeno. Intanto, però, non è mai stato considerato incedibile. Anzi, a fronte di un'offerta congrua la Juve sarebbe pronta a cederlo, proseguendo così nella missione dell'alleggerimento del monte ingaggi. E forse andando, a quel punto, all'assalto di Gigi Donnarumma, il "collega" che sembrava destinato a prenderne il posto già tempo fa...