Il Corriere dello Sport in edicola analizza il momento della Juventus, 'soffocata' dal Benevento e non in grado di rialzarsi. Anche a causa del pressing chiamato da Pippo Inzaghi, monumentale: "Per un attimo, una mezz’ora o giù di lì, la Juventus di Andrea Pirlo in realtà è di Morata o degli slanci di Rabiot o della disciplina di De Ligt o di qualche illuminazione di Ramsey: ma per chi si porta appresso nove scudetti (da Conte ad Allegri a Sarri) sono dettagli esistenziali o rischiano di diventarlo in fretta, perché il tempo sta scivolando via. Di là, invece, in quella provincia che sa emergere mica semplicemente con il cuore, Inzaghi smonta il Benevento, gli dà equilibrio e spessore, spinge Ionita a difendere su Rabiot e poi ad attaccare Frabotta, butta dentro Maggio quando Caldirola si fa male, e lancia un messaggio: giocarsela, costi quel che costi, con coraggio".