Dove sta lavorando Andrea Pirlo? Tuttosport prova a fare il punto della situazione in casa Juve. A partire dalla lucidità da ritrovare, specialmente quando le cose non vanno come avevi immaginato. Mercoledì è di nuovo Champions League: con la Dynamo Kiev conta fino a un certo punto, ma può essere una prova importante. Anche per tentare nuove strade. 

I MOMENTI - Riparte dalla lucidità, dunque. Perché il cambio non dev'essere solo tattico, ma soprattutto di mentalità: "un obbligo imprescindibile", per il quotidiano. Che evidenzia le palesi difficoltà di una squadra che da 20 anni non pareggiava cinque delle prime nove gare di campionato. Poi? Ritrovare personalità, lavorare sulla testa dei ragazzi: Kulusevski in primis, poi i vari Ramsey, Bernardeschi, Arthur, Rabiot. 

Juve, anche Conte iniziò come Pirlo: quanti pareggi nel primo anno!
TATTICAMENTE - E' chiaro che il tecnico possa cambiare anche a livello tattico: alla lunga, la sensazione è che "gli avversari abbiano ormai capito come si fermano i campioni d'Italia". Questa Juve, infatti, s'ingolfa nel mezzo e fatica a costruire in ampiezza coinvolgendo gli esterni. E' una squadra abitudinaria e tutto questo deve cambiare. Infine, l'ultima urgenza: bisogna andare oltre Ronaldo e quella dolceamara dipendeza.