I punti di forza? Individualità e panchina. I punti deboli? Continuità e distrazione Champions. Ne scrive La Gazzetta dello Sport, che sottolinea come Pirlo sia una continuazione di quanto fatto da Maurizio Sarri: "A Parma ha realizzato ciò che voleva il predecessore: una squadra capace di pressare e dominare dal primo all’ultimo minuto e di cercare il gol anche sul 4-0". La sostanziale differenza è che Pirlo è stato accettato nello spogliatoio. Da amico, "ha ottenuto altra disponibilità e con altri principi sta provando a europeizzare la Juve". A centrocampo ha scelto: McKennie, Ramsey e Bentancur. Se la Juve sarà per sempre quella di Parma, arriverà chiaramente il decimo scudetto. La sfida si gioca dunque sulla continuità, e sulle distrazioni che potrà imporre la Champions League.