Miralem Pjanic, a nove giorni dalla fine del mercato, è ancora alla ricerca di una squadra. Il centrocampista bosniaco è ormai certo di non rimanere al Barcellona, con mister Koeman che l’ha più volte scaricato, anche in conferenza. L'ex Juve vorrebbe tornare a Torino dopo una sola stagione, e i dirigenti bianconeri continuano a tenere d’occhio la situazione. Con il passare dei giorni, però, per il bosniaco si aprono anche altre porte. 

JUVE - Dopo l’acquisto di Locatelli, Allegri ha chiesto alla società un altro centrocampista per chiudere il mercato. Il nome di Pjanic piace molto al tecnico toscano, ma se non parte almeno uno fra McKennie e Ramsey, la società bianconera non potrà inserire un altro giocatore in rosa. Soprattutto considerato l’alto ingaggio del bosniaco, che andrebbe a pesare ancor di più su un monte ingaggi totale già decisamente elevato. 

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ALTERNATIVE - Pjanic aspetta la Juve, ma non vuole rischiare di trascorrere un anno “sabbatico” a Barcellona. Il suo agente Fali Ramadani ha quindi aperto ad altre squadre di Serie A: l’Inter ci aveva provato nei giorni scorsi, ma la trattativa sembra essersi bloccata, mentre la Fiorentina, dopo il rinnovo di Milenkovic e la conferma di Vlahovic, vorrebbe acquistarlo per crescere ancora e puntare sempre più in alto. L’ultima opzione, nata negli ultimi giorni, porta al Napoli di Spalletti, che a causa dell’infortunio di Demme ha chiesto un regista al presidente De Laurentiis. 

NIENTE DECRETO CRESCITA - Come riportato da Calciomercato.com, anche nel caso in cui il Barcellona conceda la Carta de Libertad per liberare il centrocampista bosniaco, Pjanic non potrebbe usufruire dei vantaggi del Decreto Crescita: per accedere al regime fiscale agevolato, infatti, servono almeno due anni di presenza all'estero. Il cartellino non costerebbe quindi nulla, ma l’ingaggio peserebbe circa 12 milioni di euro lordi sulle casse delle società interessate. Una cifra molto importante, sopratutto nel mercato post pandemia.