Paul Pogba e la Juventus sono più vicini. Nelle ultime settimane si sono fatte insistenti non solo le voci in merito a dissidi tra il francese e l'allenatore del Manchester United, Ole Gunnar Solskjær, ma anche riguardo la volontà di non rinnovare il contratto in scadenza a giugno 2022. Parallelamente, i contatti tra la Juventus e l'agente Mino Raiola si sarebbero intensificati.

I rapporti tra il club e il procuratore sono buoni (rappresenta, tra gli altri, De Ligt, Kean, Pellegrini e, da poco, Bernardeschi), così come tra Paul Pogba e la dirigenza. Il giocatore è monitorato da altre squadre, su tutte Real Madrid e Paris Saint Germain, ma la Juventus sarebbe pronta a giocarsi una carta 'politica'.

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Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, per garantire al francese i 14 milioni di euro attualmente percepiti allo United si potrebbe fare affidamento sul Decreto Crescita, risparmiando il 50% sulle tasse. L'esempio portato dalla Rosea si rifà proprio all'ingaggio attuale di Pogba: gli attuali 14 milioni netti costerebbero alla Juventus, al lordo, 21 milioni di euro invece di 28 milioni di euro. C'è poi da valutare la possibilità che l'ex bianconero accetti di decurtarsi lo stipendio pur di tornare nella squadra in cui è esploso, firmando un triennale (fino al 2025) a cifre leggermente più contenute. 

Potrebbe ritrovare l'allenatore che l'ha definitivamente lanciato nel grande calcio, Massimiliano Allegri. Con lui, la Juve avrebbe un interprete di assoluto livello sia in un ipotetico 4-2-3-1 (al fianco di Locatelli), sia in un 4-3-3