Il vento è cambiato. La prima folata contraria è arrivata dopo l’eliminazione in semifinale di Europa League; la tempesta si è abbattuta sulla Continassa dopo l’umiliazione di Empoli. Adesso, in casa Juventus sono tutti sotto esame e sul lavoro degli uomini di campo, e non solo, c’è l’occhio attento del proprietario, John Elkann.
 
Come spesso succede nel calcio, quando un progetto sportivo si rivela essere fallimentare, a finire sul banco degli imputati, per primo, è l’allenatore e in questo caso Massimiliano Allegri. In questo senso, a raccontare lo stato delle cose è Tuttosport: “Il collante che in questo momento lega di più allenatore e club è proprio quel contratto fino al 2025 a cifre da top europeo. E la Juventus, in questa fase complicata della sua storia, deve fare attenzione ai conti molto più che in altre occasioni. Ma la possibilità di trovare un’intesa per una risoluzione consensuale non è da escludere. Deciderà la proprietà di concerto con l’allenatore. Ma è anche per questo che il vertice della piramide bianconera vuole capire qualcosa in più nelle prossime partite, al netto dei risultati: vuole comprendere se il fuoco sacro di Allegri sia acceso, se il tecnico abbia ancora in mano le redini della squadra, se insomma Max sia ancora il motore a pieni cavalli di una Juventus che per ripartire dovrà andare al doppio della velocità”.