Il valore aggiunto del lavoro dello staff tecnico dell’Under 19, infatti, è la creazione di valore. Per spiegare l’efficacia di questo lavoro, il percorso di Bonetti. Nella passata stagione non è stato uno dei protagonisti. Schierato nel ruolo di attaccante, ha alternato buone prestazioni a diverse prove opache e panchine. Come si diceva prima, l’impressione era quella di trovarsi di fronte ad un calciatore dalle grandi potenzialità, ma indolente in campo e troppo incline all’emotività durante la gara. Un ragazzo pienamente cosciente delle sue qualità, ma questo non basta, da solo, a fare il salto di qualità. In suo soccorso, la proposta del tecnico della Primavera, da lui accolta: lo spostamento a centrocampo.
Juve Primavera, Bonetti è il simbolo di tutto quello che funziona nell’Under 19: chi è il ‘nuovo’ regista dei bianconeri
Uno di quei calciatori che, quando lo osservi, ti innervosiscono. In questa particolare categoria poteva essere fatto rientrare Andrea Bonetti, giocatore classe 2003 della Primavera della Juventus. Il motivo è semplice: le doti tecniche, quelle naturali, quelle innate, erano sotto gli occhi di tutti, ma come nel più classico dei rimproveri ascoltati a scuola, Bonetti è bravo ma sembrava non applicarsi. In questa stagione, la seconda con l’Under 19 bianconera, dopo un lungo percorso nel settore giovanile di casa a Vinovo, invece, sta stupendo tutti ed è diventato il simbolo di tutto ciò che di buono c’è nel gruppo capitanato da mister Andrea Bonatti.
Il valore aggiunto del lavoro dello staff tecnico dell’Under 19, infatti, è la creazione di valore. Per spiegare l’efficacia di questo lavoro, il percorso di Bonetti. Nella passata stagione non è stato uno dei protagonisti. Schierato nel ruolo di attaccante, ha alternato buone prestazioni a diverse prove opache e panchine. Come si diceva prima, l’impressione era quella di trovarsi di fronte ad un calciatore dalle grandi potenzialità, ma indolente in campo e troppo incline all’emotività durante la gara. Un ragazzo pienamente cosciente delle sue qualità, ma questo non basta, da solo, a fare il salto di qualità. In suo soccorso, la proposta del tecnico della Primavera, da lui accolta: lo spostamento a centrocampo.
Oggi, Bonetti è uno dei leader dell’Under 19 bianconera. Leader tecnico ed emotivo. Piazzato al centro del campo, ha imparato a sfruttare le proprie caratteristiche per assistere i compagni, prendere la squadra per mano e farla girare ai ritmi da lui dettati. Non solo, con il tempo si è notato un notevole miglioramento anche in fase di interdizione, di sacrificio e corsa. Non è un caso, quindi, che la sua presenza in campo sia da tempo fissa. Anche dal punto di vista caratteriale e disciplinare, sembrano scomparsi quegli atteggiamenti di troppo che si erano visti l’anno scorso. La parola d’ordine, quindi, è maturazione, come calciatore e come uomo. Ottima l’intuizione dell’allenatore, fondamentale la messa a disposizione di Bonetti: quanto di buono c’è nell’Under 19 è raccolto qui.
Il valore aggiunto del lavoro dello staff tecnico dell’Under 19, infatti, è la creazione di valore. Per spiegare l’efficacia di questo lavoro, il percorso di Bonetti. Nella passata stagione non è stato uno dei protagonisti. Schierato nel ruolo di attaccante, ha alternato buone prestazioni a diverse prove opache e panchine. Come si diceva prima, l’impressione era quella di trovarsi di fronte ad un calciatore dalle grandi potenzialità, ma indolente in campo e troppo incline all’emotività durante la gara. Un ragazzo pienamente cosciente delle sue qualità, ma questo non basta, da solo, a fare il salto di qualità. In suo soccorso, la proposta del tecnico della Primavera, da lui accolta: lo spostamento a centrocampo.
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