JUVE- "In famiglia tutti facevano il tifo per la Juve, ho sempre tifato Juve, sono cresciuto con i colori bianconeri".
CHIAMATA JUVE- "Erano tutti molto contenti, emozionati. Abbiamo subito cercato di far capire che è una grandissima opportunità ma siamo ancora in Primavera, ce n’è ancora di strada".
MAGLIE- "Di Diego. Poi l’ho avuta di Trezeguet, poi di Del Piero ma quella ce l’hanno tutti. Poi due anni fa quella di Cuadrado che l’ho presa quando facevo il raccattapalle".
MONTERO- Ill mister ci sprona tantissimo, è un vero motivatore. Avere un’icona in panchina è bello ma allo stesso tempo non è facile, il mister è molto umile, alcune volte quasi ti fa sentire al di sopra di lui cosa che non è possibile perché noi facciamo la Primavera e lui ha fatto la Champions, la Serie A con Juve e Atalanta".
CAMBIAMENTI A LIVELLO PERSONALE- "Sono anche quest’anno uno dei più grandi mi sento di dover dare l’esempio ai più piccoli ma anche più consapevole delle mie abilità. Ho imparato dall’anno scorso che bisogna dare sempre il 100% in tutti gli allenamenti perché la partita è lo specchio dell’allenamento".
PUNIZIONI- "A fine allenamento spesso mi fermo, metto delle sagome, provo i calci di punizione. Lo facevo sempre anche l’anno scorso".
NUMERO 8- "L’avrei voluto anche l’anno scorso ma c’erano ragazzi più grandi e non ho potuto prenderlo. Quest’anno però, tra i più grandi c’ero io e l’ho preso".
MARCHISIO- "Si, mi piacerebbe. Altri idoli Iniesta e Pirlo".
SOMIGLIANZE CON FRATTESI- "Quest’anno sì, molto di più. Mi ritrovo un po’ in Frattesi".
VERRATTI- "È un giocatore molto forte, diverso da me, ma mi piace molto".
QUALITA' MIGLIORI- "Il tiro, la corsa, l’assist. Sto migliorando sul piede debole, sul piano mentale soprattutto durante la partita. Essere concentrato su tutti i 90′ senza perdere la concentrazione".
LEGAMI PARTICOLARI- "Uno particolarmente non c’è, però dico Anghelè, Domanico, Firman, Turco. Se c’è la partita guardiamo la Juve, se no stacchiamo e ci prendiamo un periodo di relax".
TORINO – "Mi trovo molto bene, è una città tranquilla. Soprattutto il centro, anche se non abbiamo tante occasioni per uscire".
ACCOGLIENZA A TORINO- "Quelli che conoscevo già dalla Nazionale erano Anghelè e Domanico, sono stati i primi che mi hanno salutato. Poi in convitto abbiamo fatto subito amicizia, mi hanno aiutato a inserirmi".
MAGLIE APPESE A VINOVO – "Ti ricorda che è una cosa difficile ma non impossibile. Le maglie appese di chi ce l’ha fatta non sono poche ma sono uno stimolo per fare quello che han fatto loro".
COSA GLI POSSONO AUGURARE – "Nel breve termine di vincere la partita di domenica".