Proseguono le indagini preliminari della Procura di Torino sul caso delle plusvalenze riguardante la Juventus, "esploso" tra il 26 novembre e il 1° dicembre 2021 con la notifica al club di ordini di perquisizione e sequestro, per il tramite degli Ufficiali della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo piemontese. Lo ha reso noto Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla il 63.8% della società sportiva, nella relazione semestrale al 30 giugno 2022.

"Nella stessa data (26 novembre e 1° dicembre 2021, ndr.) la Juventus è stata informata dell'esistenza di un'istruttoria da parte della Procura della Repubblica del Tribunale di Torino, nei confronti della stessa e di alcuni suoi attuali ed ex rappresentanti, avente ad oggetto la voce “Proventi da diritti pluriennali alle prestazioni calciatori” iscritta al bilancio al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 per i reati di cui all'articolo 2622 del codice civile (False comunicazioni sociali di società quotate) e all'art. 8 del Decreto Legislativo n. 74/2000 (Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) e, per quanto concerne la Società, per il reato previsto dagli articoli 5 (Responsabilità della persona giuridica) e 25-ter (Reati societari) del D.lgs. Decreto n. 231/2001", si legge nella nota.

Juve, l'impatto della cessione di Zakaria a bilancio: la possibile plusvalenza
"L'istruttoria avviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino è in corso, e ad oggi nessun avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 (il “Codice di procedura penale”, o il “Codice di procedura penale”) è stato notificato" conclude la nota. "Juventus sta collaborando con gli inquirenti e confida di chiarire ogni aspetto di loro interesse, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la redazione dei documenti contabili, secondo i principi contabili e in linea con l'industria calcistica internazionale prassi e condizioni di mercato".