Era la prova del nove, l'ha superata. Kenan Yildiz non ha deluso nella gara di ieri sera tra Juve e Roma, la seconda consecutiva che lo ha visto in campo da titolare dopo l'exploit contro il Frosinone quando ha acceso su di sè i riflettori con un gol da fuoriclasse, da vero predestinato. Il classe 2005 turco non ha sentito la pressione del big match: è sembrato tutto molto naturale per lui, che anche all'Allianz Stadium si è messo in mostra fin da subito con accelerazioni, lampi di classe e una buona dose di personalità, senza nessun timore reverenziale ma anzi con la tranquillità di chi sa che, in fondo, non ha proprio niente da perdere.

Sul suo talento, in effetti, c'erano pochi dubbi. Lo ha sottolineato anche Massimiliano Allegri, per nulla esitante nel dire che "Yildiz tecnicamente ha fatto una partita straordinaria". "Quelli che sanno giocare a calcio - ha aggiunto il tecnico livornese, da sempre un grande "fan" di Kenan - trattano la palla in maniera diversa". Tutto giusto, come testimoniato anche dagli applausi che hanno accompagnato la sua uscita dal campo per fare spazio a Federico Chiesa, forse con un pizzico di rammarico per un gol solo sfiorato. 

Juve, giocherà Yildiz contro la Roma? Cosa filtra
Per lui anche un'altra consapevolezza: quella di aver vinto il duello "a distanza" con Paulo Dybala, grande ex di serata, che a differenza sua non è riuscito a brillare come in parecchie altre occasioni in quell'Allianz Stadium che ha urlato il suo nome per tante, tante volte, e che ora guarda estasiato un altro talento pronto a illuminare il mondo. Yildiz è pronto, aspetta solo un'altra chance. Magari già giovedì in Coppa Italia, torneo in cui tradizionalmente la Juve tende a dare un po' di spazio anche alle "seconde linee". Per far capire che sì, "in prima fila" può davvero starci.