Da sogno di una notte di mezza estate a incubo di inizio autunno. Al Mapei Stadium Domenico Berardi era forse l'uomo più atteso. La sfida contro la Juve non poteva essere casuale per lui, che nei mesi scorsi è stato più vicino che mai a indossare la maglia bianconera, quella per cui a un certo punto del mercato si è persino auto-escluso dalla rosa del Sassuolo nella speranza di concretizzare finalmente il tanto rimandato "salto" in una big. Ecco, ieri sera il classe 1994 ha scelto il modo migliore per farsi rimpiangere da Madama: gol a parte, l'azzurro ha messo in seria difficoltà gli avversari soprattutto nel secondo tempo, salendo in cattedra con il suo mix di qualità e genialità che già si era intravisto in quella magia d'esterno con cui aveva mandato in porta Armand Laurentié.

Dionisi su Berardi: 'Juve? L'ha vissuta bene, ormai è un uomo'
E chissà poi che, oltre a "punirla", Berardi non possa anche aver convinto la Juve a riprovarci con maggiore decisione a gennaio, cercando la strategia giusta per sfondare la resistenza dei neroverdi. Come riflette La Gazzetta dello Sport, infatti, il match di ieri sera ha fatto capire come ciò che manca ai bianconeri sia proprio un fantasista come lui, che insieme a Dusan Vlahovic e Federico Chiesa potrebbe fare faville. L'ad Giovanni Carnevali, da parte sua, non ha escluso categoricamente un addio invernale della punta di diamante del Sassuolo. Certo Alessio Dionisi non se ne priverebbe volentieri, ma per il momento a sorridere è lui. La Juve, invece, si mangia le mani...