Non basta alla Juve questo Paulo Dybala, non può bastare. Con la fascia da capitano al braccio, l'argentino è sceso in campo nella partita contro il Sassuolo con un buon piglio, uno spirito che sembrava far ben sperare per una sfida che i bianconeri erano chiamati a vincere. Il bilancio della sua serata, però, non è certamente dei più felici. Qualche tocco, alcuni spunti offensivi, un palo - questo sì, clamoroso - e poco altro per l'attaccante con il numero 10 sulla schiena, che ancora una volta è comparso solo a sprazzi, per quanto sia stato uno dei migliori tra i suoi. Troppo poco per uno come lui, un giocatore dal talento indiscutibile di cui la squadra di Allegri avrebbe bisogno come l'aria per sopperire alla frequente assenza di fantasia e soprattutto alla scarsità di gol, tanto più in serate nelle quali nemmeno i Morata e i Chiesa della situazione riescono ad andare a segno. 
Dybala è un'altalena, e con lui dondola anche la Juventus, incapace di creare pericoli con costanza e di mettere in cassaforte il risultato. In bianconero da ormai sei anni, l'argentino vuole essere - anche giustamente - il leader della squadra, tanto da essere prossimo a un rinnovo di contratto da "big", importante come la sua qualità, un tesoro imprescindibile per l'attuale rosa della Vecchia Signora. Eppure questo Dybala non basta, perchè non è in grado di risolvere le partite da solo, con quel "tocco magico" da fuoriclasse che troppo raramente riesce a mettere in mostra. Poca Joya, insomma, per una Juve opaca. Che ora deve tornare a brillare grazie alla luce del suo gioiello più luminoso.