Se la Juve è regina del mercato mondiale, lo si deve anche alle cessioni. Analizzata la campagna acquisti degli ultimi cinque anni (leggi qui), con la società bianconera terza per soldi spesi alle spalle solo di Manchester City e Barcellona, per quel che riguarda le cessioni ecco che la Juve è seconda solo al Monaco in termini di soldi incassati. Sono 758 i milioni arrivati nella casse del club del Principato, 750 quelli ottenuti dalla Juve secondo i dati analizzati dal Cies. Una cifra che negli ultimi anni è stata raggiunta anche grazie a quella galassia di giocatori che fanno parte dell'altro mercato, le valutazioni che negli ultimi mesi hanno raggiunto i vari Tongya, Portanova, Petrelli o Pablo Moreno parlano chiaro. E in assoluto, anche guardando profili top, gli ultimi due anni in particolar modo hanno visto consolidarsi la pratica degli scambi con conguaglio per definire delle valutazioni almeno apparentemente superiori a quelle reali del mercato o quantomeno di quanto sarebbero stati pagati in seguito a trattative singole. Ma dal 2016 al 2021 sono passate almeno due ere differenti di calciomercato: quello con i soldi e quello post-Covid.

I COLPI IN USCITA – Nella top ten dei colpi in uscita si possono quindi trovare quattro scambi. Ma anche quattro cessioni di giocatori arrivati a zero o quasi. Appena fuori poi ci sono Emil Audero, ceduto per 20 milioni alla Sampdoria, e Rolando Mandragora: venduto a 20 all'Udinese e riacquistato a 10,6 più bonus negli scorsi mesi, ora di nuovo ceduto in prestito con obbligo al Toro per una cifra che oscillerà tra i 10 e i 16 milioni.
Ripercorri tutte le cessioni più remunerative della Juve in questi cinque anni in gallery.