RETROSCENA - «Avevano messo gli occhi su di lui il Borussia Dortmund, l’Atalanta e altri club importanti. Però, alla fine, ebbi la meglio e convinsi tutti a spendere 1,5 milioni per quel ragazzo che non poteva venire subito a Firenze. Da minorenne ed extracomunitario non poteva essere tesserato a gennaio. Così concordammo di riconoscergli uno stipendio più alto nella stagione successiva. Tra lo scetticismo di molti, sia per i costi che perché avevo occupato il posto da extracomunitario per uno sconosciuto».
O TONI? - «Di Gabriel ricorda la determinazione e la grinta in area. Invece di Luca ha anche il senso del gol, la capacità realizzativa. In ogni caso è un attaccante di razza che si sta completando. È ancora molto giovane e non ha limiti».
MERCATO - «Per me il valore è inestimabile, ma il prezzo lo fa chi vende».