A Villar Perosa erano uno di fianco all’altro. Davanti a loro l’intero gruppo squadra, mentre Andrea Agnelli e John Elkann spiegavano l’importanza del luogo in cui si trovavano, cosa vuol dire essere Juventus, cosa significa per la famiglia proprietaria il 2023, anno del centenario alla guida della Vecchia Signora. Una lezione che, se guardata con gli occhi di oggi, sembrerebbe non essere stata recepita. In quel pomeriggio di agosto, nessuno si sarebbe aspettato un fallimento di questa portata.
 
Affonda le radici in quel momento, quindi, la rabbia di Andrea Agnelli che alle telecamere, nel post Maccabi-Juve, ripete più volte la parola “vergogna”. La domanda posta dal Corriere dello Sport, però, va ancora oltre: dopo le iniezioni di denaro e di fiducia delle ultime stagioni, per quanto tempo ancora John Elkann sarà disposto a sopportare i continui passi indietro di questa Juventus? Alla fine dei conti – scrive ancora il quotidiano -, arrivati al bivio, sarà proprio John Elkann a prendere decisioni, anche drastiche, nel tentativo di riparare un giocattolo ad oggi rotto.

Anche, e soprattutto per questo, sono davvero tutti sotto esame, nessuno escluso.