Quali sono le prospettive della società Juventus? La Gazzetta dello Sport fa un'analisi interessante del futuro bianconero. Intanto, un dato: la ripartenza è necessaria, ma non sarà da zero. Se nei giorni dell'insediamento di Andrea Agnelli i bianconeri avevano una capitalizzazione in Borsa di 162 milioni, dodici anni dopo parliamo di un valore di mercato attorno ai 920 milioni di euro, con ricavi stabilmente sopra quota 400 milioni e che vanta proprietà immobiliari frutto di investimenti diretti e indiretti per 400 milioni di euro. 

LA PROPRIETA' - John Elkann ha sempre l'ultima parola, e l'avrà anche nei prossimi passi. Ma sbaglia chi sminuisce la posizione di AA. Il motivo? Il Presidente è il rappresentante degli eredi di Umberto, intestatari della seconda quota più rilevante della cassaforte Giovanni Agnelli Bv. Andrea dunque è sui generis: è co-proprietario del bene che amministra. Come riporta il quotidiano, tra i due cugini il rapporto resta solido, imperniato in una condivisione di strategie e obiettivi. 

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AGNELLI RESTA - Per Gazzetta, John Elkann non prenderebbe alcuna decisione sulla presidenza senza averla concordata con Andrea Agnelli. Che non ha intenzione di mollare, nonostante i problemi degli ultimi tempi. Il presidente ha infatti "ancora entusiasmo, professa serenità, è consapevole che la governance andava modificata". Da qui arriva la nuova organizzazione e il passaggio dalla struttura orizzontale con tre macro-aree e i responsabili tutti under 50, con ampie deleghe e rapporto diretto con il presidente. Un anno fa, l'arrivo di Arrivabene ha trasformato ancora la governance, rendendola invece più verticale. 

LA NOMINA DI CALVO - Francesco Calvo si inserisce allora in questa necessità: far sì che l'azienda Juventus possa unire i diversi settori della società. E' il braccio destro di Arrivabene, una scelta voluta fortemente dallo stesso Andrea Agnelli. Le questioni private che nel 2015 spinsero Calvo ad accettare il Barcellona sono state infatti messe da parte, il presidente è stato "ben contento di reintrodurre tra le figure apicali un manager che conosce bene l'azienda". 

LA NUOVA SFIDA - Qual è il prossimo obiettivo, oltre alla vittoria? Tagliare i costi della rosa senza perdere di vista l'obiettivo sportivo. Ad oggi, la Juve si è consolidata patrimonialmente, chiudendo il debito con l'aumento di capitale da 400 milioni di euro. Dalla prossima stagione inizieranno a vedersi i frutti del risanamento, anche attraverso la valorizzazione di alcuni prospetti. Poi si lavorerà sui ricavi. L'obiettivo è tornare a sponsorizzazioni e valori dell'epoca pre-Covid.