Sono ore calde in casa Juventus, non solo per il campo con il match contro il Benfica ma anche per le vicende extra. Dopo la notifica - arrivata nel tardi pomeriggio di ieri -  da parte della Procura della Repubblica per il caso plusvalenze e per i bilanci secondo l'accusa, alterati negli anni 2018, 2019 e 2020, si apre ora un doppio scenario, quello sul fronte della giustizia ordinaria e quello riguardante la giustizia sportiva. 

GIUSTIZIA ORDINARIA - In riferimento alla giustizia ordinaria, come riporta calciomercato.com, i legali del club bianconero potranno ricevere ora tutti i documenti e tutti gli atti in possesso dei magistrati per organizzare una strategia difensiva. La Juventus ha due opzioni, presentare una memoria nell'arco dei prossimi 20 giorni e richiedere interrogatori per i propri assistiti. In alternativa, aspettare che il Gip si pronunci riguardo il probabile rinvio a giudizio per gli indagati, fissando così la prima data dell'udienza in tribunale.

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GIUSTIZIA SPORTIVA - Si potrebbe riaprire tutto invece sul fronte della Giustizia Sportiva. Dopo il processo già avvenuto lo scorso aprile presso il Tribunale Federale Nazionale, da oggi il Procuratore Federale Giuseppe Chiné avrà accesso agli atti e, qualora riscontrasse nuove evidenze rispetto a quelle prese in considerazione, aprirà una nuova indagine nei confronti della Juventus e dei suoi assistiti. Nel caso precedente, scrive Calciomercato.com  "il presidente del TFN Carlo Sica prosciolse tutti i soggetti deferiti dalla Procura Federale - 11 club, tra cui anche Napoli e Genoa, e ben 61 dirigenti - smontando completamente l'impianto dell'accusa ed evidenziando l’impossibilità di stabilire la valutazione presente e futura dei calciatori, soprattutto se giovani.