SPEZIA - "Vittorie con Milan e Napoli? Dice quanto sarà difficile, hanno vinto 4 trasferte, poi Genova. Giocano, lasciano sempre tre giocatori davanti, hanno calciatori tecnici, calciano bene angoli e punizioni. Più si va avanti, più i punti sono pesanti, più è difficile vincere. Serve una partita tecnica, con testa, aggressiva. Lo stadio sarà quasi pieno, nella capienza al 75%, e ci dovrà essere bella spinta dai tifosi. Cercheremo di portare a casa la vittoria"
DIFESA A 3? - "O a quattro... Rugani sarà disponibile e partirà probabilmente dall'inizio".
INFORTUNATI - "Bonucci è fermo, c'è da ringraziarlo, ha giocato partite quando non stava bene. Bergamo, Empoli, a disposizione col Villarreal e si è dovuto fermare. Alex Sandro sta procedendo e credo di averlo per il Villarreal., De Sciglio non sarà convocato, ha un problema al ginocchio e c'è bisogno che si fermi, altrimenti può peggiorare. Chiellini out. Bernardeschi è rientrato al 100%, Dybala ieri è uscito anzitempo dall'allenamento, non sentiva la gamba libera e aveva ancora un problemino sul flessore, ancora fuori. Non convocato? Se vuole, lo convoco, però non può giocare. Speriamo per la prossima. No ma dispiace, aveva lavorato, ha avuto un risentimento sul flessore, non nella stessa zona".
BERNARDESCHI - "Non è pronto per partire dall'inizio, è un azzardo e già c'è Rugani che potrebbe partire titolare".
SCUDETTO - "Non è scaramanzia oppure ottimismo. C'è un dato di fatto, anzi un pensiero, del club, dove comunque bisogna lottare sempre per gli obiettivi maggiori. Siamo tutti d'accordo. Poi c'è la roba pratica, un'altra: dei punti e dei numeri. Prima cosa, sennò perdiamo di vista la realtà e se cadiamo ci facciamo male, stiamo coi piedi per terra e siamo pratici. Noi siamo quinti, l'Atalanta ha una partita in meno, se battono il Torino siamo peggio dell'Atalanta per gli scontri diretti. Seconda cosa: ci sono 3 squadre davanti. Terza: servono e ripeto minimo 84 punti per lo scudetto, lì non ci possiamo arrivare. Non c'è via d'uscita, purtroppo. E sono dispiaciuto. Visto che siamo quinti, bisogna pensare al quarto posto. C'abbiamo un ottavo di Champions da giocare, una semifinale di Coppa da chiudere. Le parole non servono a niente. Alla Juve è normale poi puntare al massimo, lo sappiamo tutti, sia in Champions anche se ci sono 10 squadre più forti di noi, che hanno l'ambizione di vincerla, una finale ancora da raggiungere. In campionato siamo lì, non possiamo farci niente. Lavoriamo per migliorare e per raggiungere i primi 4 posti".
CUADRADO NEL TRIDENTE - "A Firenze decisivo, in questi due giorni l'ho visto bene. Se giocano Morata e Kean, lo deciderò domani. Potremmo giocare con le due punte uguali, di movimento invece senza punto di riferimento".
LOCATELLI+ARTHUR - "Hanno fatto una buona partita, con loro anche Rabiot, dei 3 dà più sostanza, fisicità, ma gli altri due hanno fatto una buona partita".
TUTTI GLI INFORTUNI DI DYBALA - "C'è una motivazione? A saperlo, avremmo risolto. Stiamo valutando tutte le cose fatte, sia con i preparatori che con i dottori. Non solo su Dybala, ma per tutti: capitano quelli muscolari, vediamo da cosa possono dipendere, c'è la componente psicologica, fisica, ci sono tante cose. Stiamo vedendo per capire quali sono le problematiche".
IL TRIO DI CENTROCAMPO - "Straordinari? C'è da giocare una partita di calcio. Sono giovani, uno ha 23 anni, l'altro 26, l'altro 25. Prima di arrivare a 60 partite ne hanno da giocare. Poi si abituano. Locatelli è stato una piacevole sorpresa, non tecnicamente, ma per la tenuta mentale, giocare ogni 3 giorni alla Juve non è semplice. Prepararle tutte per vincere non è semplice. Manuel si è subito abituato, ha le caratteristiche per stare alla Juve per tanti anni. Stanno bene fisicamente, poi ora un giovane può fare uno spezzone, come successo ad Aké, contento per quello che gli avevo chiesto. Domani è importante. Sono 3 giorni che riposano, stanno bene".