Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Spezia: ecco le sue parole.

SPEZIA - "Vittorie con Milan e Napoli? Dice quanto sarà difficile, hanno vinto 4 trasferte, poi Genova. Giocano, lasciano sempre tre giocatori davanti, hanno calciatori tecnici, calciano bene angoli e punizioni. Più si va avanti, più i punti sono pesanti, più è difficile vincere. Serve una partita tecnica, con testa, aggressiva. Lo stadio sarà quasi pieno, nella capienza al 75%, e ci dovrà essere bella spinta dai tifosi. Cercheremo di portare a casa la vittoria"

DIFESA A 3? - "O a quattro... Rugani sarà disponibile e partirà probabilmente dall'inizio".

INFORTUNATI - "Bonucci è fermo, c'è da ringraziarlo, ha giocato partite quando non stava bene. Bergamo, Empoli, a disposizione col Villarreal e si è dovuto fermare. Alex Sandro sta procedendo e credo di averlo per il Villarreal., De Sciglio non sarà convocato, ha un problema al ginocchio e c'è bisogno che si fermi, altrimenti può peggiorare. Chiellini out. Bernardeschi è rientrato al 100%, Dybala ieri è uscito anzitempo dall'allenamento, non sentiva la gamba libera e aveva ancora un problemino sul flessore, ancora fuori. Non convocato? Se vuole, lo convoco, però non può giocare. Speriamo per la prossima. No ma dispiace, aveva lavorato, ha avuto un risentimento sul flessore, non nella stessa zona".

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DOVE MI E' PIACIUTA LA SQUADRA - "Partiamo dall'ultima. A Firenze la squadra ha giocato con sicurezza, avendo subito situazioni su contropiedi dove lì sono bravi, giocano in velocità. Potevamo far meglio in fase offensiva, ma la squadra ha interpretato la partita al meglio in quel contesto. A Empoli potevamo fare meglio in fase difensiva, come squadra, si può e si deve sempre migliorare ma sempre bisogna capire il momento e in che condizioni è la squadra. Se abbiamo le energie per fare una partita così...perché alla fine bisogna sempre ottenere risultato, e la squadra lo sta facendo, anche da un po' di partite. Alternando tecnicamente cose buone a cose meno buone, ma fa parte della stagione. Ora, quando cii avviciniamo alla fine della stagione, il tempo di recupero non c'è. Siamo indietro: gli errori devono assottigliarsi e i punti pesano di più, l'interpretazione alla partita, arrivare alla vittoria in un modo o nell'altro, l'importante è arrivarci. Sono contento della squadra, ora abbiamo giocatori che non possono dare il cambio a chi ha giocato tanto. Ho ragazzi dell'Under 23 per fortuna sono bravi, se ci sarà occasione e necessità sono pronti per giocare. Bernardeschi sta bene, Rugani sta bene, Arthur sta bene dopo aver giocato poco nella prima parte, Kean anche ora sta bene e mentalmente è più sereno. Sono contento. Siamo in una buona, ottima condizione per fare bene". 

VLAHOVIC - "Sto pensando di poterlo far partire dalla panchina. Lo vedrò e deciderò domani".

BERNARDESCHI - "Non è pronto per partire dall'inizio, è un azzardo e già c'è Rugani che potrebbe partire titolare".

SCUDETTO - "Non è scaramanzia oppure ottimismo. C'è un dato di fatto, anzi un pensiero, del club, dove comunque bisogna lottare sempre per gli obiettivi maggiori. Siamo tutti d'accordo. Poi c'è la roba pratica, un'altra: dei punti e dei numeri. Prima cosa, sennò perdiamo di vista la realtà e se cadiamo ci facciamo male, stiamo coi piedi per terra e siamo pratici. Noi siamo quinti, l'Atalanta ha una partita in meno, se battono il Torino siamo peggio dell'Atalanta per gli scontri diretti. Seconda cosa: ci sono 3 squadre davanti. Terza: servono e ripeto minimo 84 punti per lo scudetto, lì non ci possiamo arrivare. Non c'è via d'uscita, purtroppo. E sono dispiaciuto. Visto che siamo quinti, bisogna pensare al quarto posto. C'abbiamo un ottavo di Champions da giocare, una semifinale di Coppa da chiudere. Le parole non servono a niente. Alla Juve è normale poi puntare al massimo, lo sappiamo tutti, sia in Champions anche se ci sono 10 squadre più forti di noi, che hanno l'ambizione di vincerla, una finale ancora da raggiungere. In campionato siamo lì, non possiamo farci niente. Lavoriamo per migliorare e per raggiungere i primi 4 posti".

DANILO CENTRALE - "Ha già giocato da centrale, con la Samp in Coppa Italia. Intelligente, carismatico, ha voglia di vincere. Conosce il calcio, può giocare in futuro da centrale. La cosa più bella di Danilo, come gli altri anziani, è che si mette sempre a disposizione. Tutti bisogna mettersi a disposizione, vincere è troppo importante. Se chiedo di fare terzino o portiere, c'è da mettersi a disposizione, mettendo da parte gli obiettivi personali e mettendosi a disposizione della squadra. Poi quando si vince, si sta meglio tutti".

CUADRADO NEL TRIDENTE - "A Firenze decisivo, in questi due giorni l'ho visto bene. Se giocano Morata e Kean, lo deciderò domani. Potremmo giocare con le due punte uguali, di movimento invece senza punto di riferimento". 

DYBALA AL CENTRO DEL PROGETTO? - "Mi è stato chiesto anche l'altro giorno, come si fa a discutere un giocatore come Paulo? Gli aspetti contrattuali non dipendono da me, ci sarà una contrattazione tra la società e Dybala. Io do valutazioni tecniche, lui è 8 anni alla Juventus, è indiscutibile sul piano tecnico". 

LOCATELLI+ARTHUR - "Hanno fatto una buona partita, con loro anche Rabiot, dei 3 dà più sostanza, fisicità, ma gli altri due hanno fatto una buona partita". 

TUTTI GLI INFORTUNI DI DYBALA - "C'è una motivazione? A saperlo, avremmo risolto. Stiamo valutando tutte le cose fatte, sia con i preparatori che con i dottori. Non solo su Dybala, ma per tutti: capitano quelli muscolari, vediamo da cosa possono dipendere, c'è la componente psicologica, fisica, ci sono tante cose. Stiamo vedendo per capire quali sono le problematiche".

POGBA - "Sul mercato, ora di parlare di Pogba e di robe non ha senso. E' un giocatore del Manchester, non so che farà. Poi che abbia avuto con lui un bellissimo rapporto... si è un po' arrabbiato perché perdeva a basket e calcio, parlare di mercato non ha senso. Abbiamo un obiettivo in campionato da raggiungere, una finale di Coppa Italia e un quarto di Champions, vedremo poi". 

IL TRIO DI CENTROCAMPO - "Straordinari? C'è da giocare una partita di calcio. Sono giovani, uno ha 23 anni, l'altro 26, l'altro 25. Prima di arrivare a 60 partite ne hanno da giocare. Poi si abituano. Locatelli è stato una piacevole sorpresa, non tecnicamente, ma per la tenuta mentale, giocare ogni 3 giorni alla Juve non è semplice. Prepararle tutte per vincere non è semplice. Manuel si è subito abituato, ha le caratteristiche per stare alla Juve per tanti anni. Stanno bene fisicamente, poi ora un giovane può fare uno spezzone, come successo ad Aké, contento per quello che gli avevo chiesto. Domani è importante. Sono 3 giorni che riposano, stanno bene".