Da escluso a figura imprescindibile nel giro di poche settimane: questa è la sorprendente trasformazione che ha vissuto Weston McKennie, inizialmente messo da parte dalla Juventus in apertura di stagione. Dopo essere rientrato dal Leeds, la Vecchia Signora aveva tentato di cederlo sul mercato estivo, ma il mancato riscatto da parte del club inglese aveva vanificato un affare da 34 milioni di euro, un'opportunità persa soprattutto a causa della retrocessione del Leeds. Ne scrive Tuttosport.

PERIODO DIFFICILE - Il centrocampista texano aveva attraversato un periodo difficile nella Premier League, con numeri deludenti: in 19 presenze, solo 1 assist e ben 7 ammonizioni. Tuttavia, questa avventura negativa aveva avuto l'effetto di motivare McKennie, che, fin dal ritiro estivo, ha mostrato una grinta e una determinazione senza precedenti. Max Allegri ha deciso di dargli una seconda chance, includendolo nella tournée negli Stati Uniti, dove McKennie ha brillato, convincendo la dirigenza a trattenerlo. Da allora, la storia di McKennie con la Juventus è cambiata radicalmente, guadagnandosi un posto fisso nell'undici titolare. Allegri ha persino reinventato il giocatore come esterno destro a tutta fascia, un ruolo che McKennie ha abbracciato con personalità ed efficacia, superando la concorrenza di Timothy Weah.

McKennie e le gerarchie scalate: dall'addio ad un passo a quello spirito di sacrificio che salva la Juve
RINNOVO - Il suo successo non è passato inosservato, e gli agenti del giocatore stanno per iniziare i colloqui per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2025. Una delegazione della Wasserman è attesa in Italia nella seconda metà di novembre per discutere questo importante passo contrattuale. Nonostante il suo impatto positivo, manca ancora un elemento nel percorso di McKennie con la Juventus: il gol. Il centrocampista non ha segnato da oltre un anno, e domani, nello scontro allo Stadium, saranno esattamente 385 giorni di digiuno.