Mani nei capelli, qualche imprecazione, maledizioni alla sfortuna. Non è difficile immaginarlo, queste devono essere state le reazioni dei tifosi bianconeri quando, prima del fischio d’inizio di Juventus-Fiorentina, sono venuti meno prima Bonucci e poi Chiellini. E una preoccupazione: adesso chi si occuperà di Dusan Vlahovic? L’attaccante dei Viola, infatti, era il principale spauracchio, in vista del match: riflettori puntati su di lui, per la pericolosità offensiva e per le prospettive di mercato, la pista che lo porterebbe a Torino rimane calda.

DE LIGT - Beh, chi ci ha pensato a bloccare Vlahovic? Una coppia difensiva inedita: quella composta da de Ligt e Rugani, che hanno annullato l’attaccante serbo, togliendo alla Fiorentina gran parte del suo potenziale offensivo. Per quel che riguarda l’olandese una dimostrazione, l’ennesima, che su di lui si può sempre contare. Un valore assoluto, una roccia, colui che può raccogliere l’eredità della difesa bianconera, per anni punto di forza della squadra. No, non ci possono assolutamente essere dubbi sulle sue qualità e sì, de Ligt deve essere una prima scelta, quando la Juventus si approccia ai big match.

Juve, Allegri fa 200 e raggiunge due mostri sacri
RUGANI - Capitolo a parte per Daniele Rugani. Un capitolo che si apre con un applauso, fragoroso, sentito, più che meritato. La personalità, il coraggio: questi sono temi che spesso sono stati toccati quando si è parlato del centrale di difesa. Oggi ci voleva la personalità di un big, il coraggio di un leone, per scendere in campo, per la prima volta da titolare, in un momento delicato come quello che sta attraversando la Juventus, e sfornare una prestazione solida e attenta come quella di stasera. Una prestazione che manda un messaggio chiaro ad Allegri: per le rotazioni c’è anche Rugani, e oggi ha dimostrato di poterci stare!