Wojciech Szczesny traccia la strada. Come riflette l'edizione odierna di Tuttosport, le parole al miele rivolte ieri dal portiere della Juve a Massimiliano Allegri - "Siamo molto amici, lo rispetto perchè è capace di dirmi cose come nessun altro farebbe" - possono dare il via a un processo di ricomposizione e riaggregazione tra il tecnico e una parte del gruppo, dopo le tensioni generate negli scorsi mesi dalle vicende giudiziarie della società a cui si sono poi aggiunte problematiche individuali e di reparto. Di un reparto, fondamentalmente, ovvero l'attacco. 

E in questo senso il rapporto da rinsaldare è soprattutto quello con Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, per i quali l'insistenza dell'allenatore nel richiedere miglioramenti tecnici e di letture ha finito per diventare fastidiosa, tanto più perchè unita a un contesto generale non facile in una stagione che per entrambi ha coinciso anche con diversi problemi fisici. Per l'azzurro, poi, si è aggiunto il problema tattico, con il 3-5-2 che di certo non ne ha favorito l'utilizzo nel suo ruolo naturale ma anzi lo ha spesso costretto a sacrificarsi giocando a tutta fascia anche per lasciare più libero Angel Di Maria, il cui addio alla Juve ha di fatto sciolto un nodo lanciando verso il ruolo di seconda punta proprio Chiesa. Che adesso, se resterà in bianconero, dovrà raccogliere l'assist di Szczesny e cancellare, insieme ai compagni al di fuori del gruppo dei "fedelissimi", gli attriti con Max, per una vera ripartenza.