LE PAROLE DEL FIDEO - "Stimo Di Maria come persona e calciatore, ma non sono assolutamente sulla sua linea. Tu giocatore ti prendi la responsabilità delle prestazioni, vai in campo e non te ne deve fregare nulla del -15, che poi magari i punti te li ridanno pure... Il suo mi sembra un alibi inaccettabile. Stiamo parlando della Juve, non di un club di Serie C in cui magari non vengono pagati gli stipendi e ti prendi anche la penalizzazione in classifica".
ALLEGRI - "Io credo che le sue parole forti (sulla salvezza, ndr.) abbiano due motivazioni e rientrino in una strategia comunicativa. La prima: distogliere l’attenzione dall’involuzione in cui è caduta la squadra dopo il Mondiale, senza entrare nei dettagli tecnici. La seconda: lanciare un messaggio chiaro ai calciatori, ma senza fare nomi e cognomi per non rompere il filo sottile che lega l’allenatore allo spogliatoio".
INGIUSTIZIA - "I tifosi hanno ragione, anche senza entrare nel merito della sentenza, non essendo un esperto di diritto sportivo. Ma se conosco bene il tifoso juventino, so che non mollerà mai la squadra. Non l’ha fatto con Calciopoli e la Serie B, non lo farà ora, perché la Juve è e sarà sempre la Juve. E gli applausi a due giorni dal -15, dopo un pari in casa con l’Atalanta, dove però la squadra ha dato tutto, me lo confermano".