CARRIERA - "Forse nel calcio di oggi non sarebbe più possibile ma in realtà anche 30 anni fa era una specie di miracolo di favola, come giustamente l'hanno definita tutti. Però le emozioni che ho provato sono talmente belle e forti che vorrei che qualcun altro le potesse provare, se lo merita naturalmente. Io non sono mai stato un grande giocatore ma ho visto premiati i miei sforzi e il mio lavoro per migliorare, questo regala una soddisfazione ancora più grande rispetto a chi ha grande talento e diventa un campione. L'emozione più grande? La Champions vinta a Roma".
TRAP - "Ero in ritiro con la Juve di Trapattoni che mi aveva fortemente voluto ma ero ancora in prova. Da giovane curioso, ma timido, cercavo di capire se mi avrebbero confermao o meno e così scoprii che se mi chaiamvano per le foto che servivano per il visto giapponese significava che ce l'avevo fatta. Curvo il fotografo della Juve Salvatore Giglio, ogni volta che si avvicinava a noi e un pomeriggio finalmente mi disse: 'Moreno, vieni che ti devo fare le foto per il passaporto".