Attraverso il proprio sito ufficiale, la Juventus ha riportato un’intervista datata 1995 di Umberto Colombo, ex giocatore bianconero che ha compiuto 87 anni lo scorso 21 maggio: “Ho sempre saputo giocare con passione ed entusiasmo, senza mai pormi un traguardo diverso dal più puro e schietto divertimento”. Oltre alla “vocazione” personale, è fondamentale il contesto nel quale ci si trova: “La società era contraddistinta da un ambiente molto familiare, nel quale regnava una schietta amicizia tra tutti i giocatori, e ciò coinvolgeva anche Sivori, nonostante il suo carattere notoriamente non troppo facile. Eravamo davvero uniti, tant'è che si andava in vacanza insieme e la domenica o il lunedì sera era quasi obbligatoria per tutti i componenti della squadra una capatina alla discoteca "Arlecchino" o al night: venivamo dalla guerra, avevamo tanta voglia di libertà e di divertimento...”. La bellezza dei 20 anni o poco più combinata insieme a una professione bellissima. Volgendo lo sguardo all'indietro, diventa automatico proporre  una riflessione profonda su “un lasso temporale che mi sembra sia durato un secolo, mentre il resto dell'esistenza extracalcistica è volato via in un batter d'occhio...”

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SU LIPPI E I GIOCATORI – “Conobbi Lippi qualche anno fa a Bergamo, e già allora mi impressionò favorevolmente. Ma ora lo ritengo ulteriormente migliorato, in quanto mi pare faccia tesoro di ogni esperienza aggiornando continuamente il suo bagaglio tecnico, che è assolutamente completo e di primo ordine. I vari Kohler, Baggio e Vialli sono veri e propri allenatori in campo, il che rappresenta un 'ulteriore garanzia circa il rendimento della squadra. La “rosa” comprende soltanto ottimi giocatori che hanno una gran voglia di vincere qualcosa di importante, e per riuscirci sono certo che faranno gruppo anche fuori dal campo, come succedeva ai nostri tempi”.