Nel frattempo, ad essere raggiunto è stato l’altro grande obiettivo della stagione. Allungare sempre di più il ponte con la prima squadra. Complici anche gli infortuni, diversi elementi della rosa a disposizione di Lamberto Zauli hanno fatto la spola tra Vinovo e la Continassa. Ad entrare, più o meno con continuità, nei disponibili di Allegri sono stati Aké, De Winter, Soulé e Miretti, che hanno anche trovato i primi minuti in campo tra campionato e Champions League. A questo, sostanzialmente, serve la seconda squadra, a far maturare i frutti del grande albero del settore giovanile, per far sì che poi vengano colti.
Nessun dubbio sulla bontà del progetto seconda squadra. Qualche interrogativo in più, invece, sulla dimensione della squadra Under 23. Dalla società è stato chiarito come la promozione in Serie B non sia un obiettivo primario; provare a salire, però, considerata anche la nuova regola FIFA sui prestiti, non sarebbe maggiormente allenante, o resterebbe una competizione fuori misura per i giovani bianconeri? E ancora: quanto è difficile dare un’identità ad una squadra i cui elementi fanno continuamente la spola con la prima squadra? In questo caso, ce ne rendiamo conto, la domanda lascia il tempo che trova, perché proprio quella navetta tra le due squadre è l’obiettivo principale di tutto il progetto.