Lamberto Zauli, reduce da allenatore della Juventus 23 dalla vittoria per 2-1 contro il Novara (decisivo Aké nel finale di gara) e alla vigilia della partita di domani sul campo del Grosseto, ha parlato a JTV: "Col Novara ho apprezzato la reazione dei ragazzi a prescindere dal risultato, che chiaramente è importantissimo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per l’atteggiamento nettamente migliore rispetto a Lecco, a partire dal linguaggio del corpo e questo deve essere il trend fino alla fine. Dobbiamo avere la voglia di ottenere il risultato! Noi ci possiamo togliere delle soddisfazioni: spesso l’episodio è a favore a volte no, noi dobbiamo essere in grado di interpretare la partita in base a questo. Col Novara l'abbiamo fatto e ne sono felicissimo. Ora ci aspetta una partita importantissima, sarà uno spareggio per la griglia play off".

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GLI ERRORI – "Abbiamo sbagliato tante uscite palla. E questa per me è la prima cosa: quando una squadra gioca bene tecnicamente, sviluppa un buon gioco e mette in difficoltà l’avversario. Per questo mi concentro sull'errore tecnico, sulla ricezione palla e sul passaggio. Contro il Novara, soprattutto nel primo tempo, potevamo fare decisamente meglio, e poi nel secondo tempo l’espulsione ci ha agevolato".

LA CLASSIFICA – "La guardiamo perché in qualsiasi campionato si gioca per quello. Dai primi giorni in cui sono arrivato in questo spogliatoio ho fatto capire che noi dobbiamo ambire ad arrivare più in alto possibile perché c’è molta differenza tra arrivare settimi o ottavi. Con l’atteggiamento e la voglia di andare un pochino oltre arrivare oltre per ottenere un risultato, Grosseto sarà un test molto importante per capire cosa possiamo fare per il rush finale".

IL GROSSETO – "Ha messo in difficoltà tante squadre, parliamo di una neopromossa e di una realtà che conosco molto bene. Il presidente sta facendo tanti sacrifici, in rosa ha tanti ragazzi ed è allenata molto bene, ha tante soluzioni a centrocampo, fa possesso e pressing. La loro classifica è frutto di un grande lavoro".

LA PARTITA – "Sarà la prima volta che vado a giocare lì, abito a un chilometro dallo stadio e quando avevo 13-14 anni giocavo nell’antistadio. Ho tantissimi ricordi, lì è cominciato tutto e non può essere una partita come tutte le altre".