La grande notte si avvicina e la Juventus ha tutto per sognarla, precisamente cinque motivi. Vero, i bianconeri arrivano da due brucianti eliminazioni agli ottavi di finale nelle ultime due stagioni. Ma entrambe le volte all'andata era arrivata una sconfitta e il ritorno si è giocato in uno Stadium vuoto, per le ragioni che conosciamo. Questa la prima differenza, il primo fattore che può determinare un esito diverso: capienza al 75%, ma tutto esaurito. Di fatto, l'ultima volta che l'Allianz si era riempito per un ottavo di finale di Champions risale alla notte dei miracoli con l'Atletico Madrid: la speranza è risentire ancora quell'urlo, alla fine.

DUSAN E GLI ALTRI - Passando al campo, non si può non iniziare da Dusan Vlahovic: il vero valore aggiunto rispetto alla Juve di inizio stagione, che all'andata ci ha messo poco più di 30 secondi a mettere le cose in chiaro. La Champions è il suo habitat e stasera vuole confermarlo. Da Vlahovic agli altri, soprattutto i recuperati: avere in panchina alternative come Dybala e Chiellini può fare la differenza, rispetto alle ultime e difficili settimane nelle quale Allegri ha avuto gli uomini contati.

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L'IMPRONTA DI MAX - Ed è proprio Allegri il quarto motivo: a "modo suo" ha rimesso in carreggiata la Juventus sbadata di inizio stagione. Certo, i bianconeri ancora non entusiasmano, ma i risultati sono tornati a essere "da Juve". E in Champions Max è una certezza: ha sempre superato i gironi con la Juve e soltanto una volta si è fermato agli ottavi, ma di fronte aveva il Bayern di Pep Guardiola. Si arriva così all'ultimo motivo, che un po' riassume i precedenti: la Juventus nel 2022 ha perso soltanto la finale di Supercoppa Italiana contro l'Inter, all'ultimo secondo dei tempi supplementari. Tra Coppe e campionato, i bianconeri hanno collezionato 18 risultati utili consecutivi: stasera, naturalmente, servirà qualcosa in più. Ma questa Juve ha tutte le carte in regola per darlo.