Tutti uniti, tutti vicini. La Serie A dopo sei giornate regala una classifica che sa del lungo percorso che ci aspetta da vivere, con tante squadre in pochi punti e un distacco tra le prime e le ultime che può apparire già netto, salvo poche eccezioni. Dal Milan alla Fiorentina, sei squadre (7 col Lecce) in 5 punti, tutte lì per prendersi un posto in Europa e i conseguenti super incassi che regalerà la nuova Champions League. L'obiettivo primario, perciò, è di piazzarsi tra le prime quattro un po' per tutti e poi puntare in alto, ma solo successivamente, sognando lo scudetto. Perché da questo dipende la sopravvivenza.

La Juve dopo la squalifica di quest’anno ha necessità di esserci di nuovo, anche con i conti controllati e un mercato sostanzialmente non fatto, ma dovrà esserci. E l'obiettivo di Max Allegri è proprio questo: la sua gestione deve appunto far leva sul fatto di non esserci, per trasformarlo in un punto di forza che garantisca una predisposizione al pressing e alla velocità d’esecuzione quando le altre saranno stanche, limando, così, la differenza qualitativa. L'idea è chiara: esserci, prima a dicembre e poi a marzo, e se il mischione si rivelerà ancora tale e le Coppe toglieranno energie alle avversarie, allora anche la Juve potrà sognare lo scudetto. Ma - sottolinea Tuttosport - l’attenzione va tenuta alta, perché il crinale è davvero sottile e quel quarto posto fondamentale.