Durante la tournée americana, in cui ha mosso i suoi primi passi con la Juve, Timothy Weah si è raccontato in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

GOL CON IL REAL - "Sono molto felice, è una vittoria bellissima per iniziare bene la stagione. E poi contro il Real… Non sarei potuto essere in un posto migliore con una squadra migliore, quindi sono solo onorato e mi sento benedetto per essere qui".

CRESCITA DELLA SQUADRA - "Siamo stati più intensi nonostante fosse un match molto difficile: era l’ultima partita della tournée americana, le gambe pesano e tutti eravamo stanchi. Però abbiamo fatto un’ottima prestazione: dopo aver battuto il Real Madrid si può solo aspirare al massimo, penso che i ragazzi siano contenti e anche io lo sono".

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LE PAROLE DEL PADRE - "Prima della partita era abbastanza nervoso, come tutta la famiglia d’altronde, soprattutto perché era contro la sua ex squadra. Poi però io ho giocato bene ed è stato magnifico. Quando l’ho sentito era molto felice per me e io lo stesso".

A TUTTA FASCIA? - "Non ho preferenze, io faccio quello che mi dice l’allenatore. Sono qui per aiutare la squadra, attualmente la mia posizione è quella di esterno e sto iniziando a sentirmi a mio agio in questo ruolo. Sto imparando come si muove la squadra anche grazie all’aiuto dei compagni e sono felice così in questo momento. Per le mie caratteristiche so di essere in grado di ricoprire diverse posizioni, perciò sono pronto a fare qualsiasi cosa di cui il mister possa aver bisogno".

FASE DIFENSIVA - "Difendere non è un problema per me, anche se so che devo ancora imparare tante cose. Non è difficile fare ciò che mi chiede il mister, ma ci sono alcune situazioni che devo ancora assimilare. Io sono aperto a tutto e ho tanta voglia di migliorare, ecco perché mi piace molto stare alla Juventus: Allegri, lo staff e i compagni sono incredibili e mi stanno aiutando tantissimo. Speriamo che la stagione sia buona, è iniziata bene e io sono felice".

MCKENNIE - "Sono molto felice per l’assist che mi ha fatto contro il Real Madrid e lo sono ancora di più per avere l’opportunità di giocare con Wes in un club così importante. Per un ragazzo americano è un sogno essere nella sua condizione e con la sua performance contro gli spagnoli per me ha dimostrato di essere uno dei centrocampisti più forti del mondo".

LOCATELLI - "Locatelli (lo ha impressionato, ndr.): Manu ha un piede fantastico, la sua abilità nel fare i passaggi mi esalta tantissimo perché a me piace correre ma anche dialogare con i compagni e partecipare molto all’azione. Con la sua qualità mi ricorda un po’ Pirlo. Sì, è un piccolo Pirlo ed molto bello vederlo giocare, penso che diventerà una leggenda del calcio. Ha detto che vado troppo veloce (ride, ndr.)? È vero, contro il Real ho corso un pochino meno, ma in generale lo sono...".