Timothy Weah,  presso lo store JD a Grugliasco, dove ha partecipato a un evento in qualità di testimonial New Balance, ruolo che riveste dal 2021, ha rilasciato un'intervista, ripresa dai vari quotidiani sportivi: "Unico acquisto della Juve? Ne sono davvero felice, onestamente! Significa che la società ha creduto davvero tanto nelle mie qualità".
 
OBIETTIVO SCUDETTO - "Vivo il calcio credendoci sempre al 100%, certo. Tutti insieme daremo il massimo per riuscirci, ma l’importante è restare concentrati su un passo dopo l’altro".
 
SOGNO RAGGIUNTO - "Da piccolo avevo due sogni: giocare il Mondiale, emozione che ho già potuto vivere, e diventare un grande calciatore. L’approdo alla Juventus mi rende consapevole di aver raggiunto anche questo traguardo".
 
Weah, partenza in salita. La Juve ha bisogno di lui se vuole svoltare
LA MAGLIA REGALATA AL PAPA' GEORGE  - "L’aveva già fatto durante la tournée americana, in realtà. Ho tenuto da parte la prima che ho indossato in estate e la conservo a casa: gliela porterà mamma appena andrà a trovarlo in Liberia. Consigli? Mi ha solo invitato a restare tranquillo e a divertirmi in campo. La sua rete contro il Verona, con una cavalcata da parte a parte del campo, l’avrò visto milioni di volte: chissà, magari a Empoli segno un gol così anch’io!".
 
SU ALLEGRI - "Lui è un tecnico puntiglioso, che cura molto i dettagli. Proprio quello che serve a me per crescere ancora e per essere sempre motivato. Ed è divertente quando prova a parlare in inglese, anche se fa più ridere se scherza in italiano. Come va con la lingua? Lo sto studiando ogni giorno, perché è importante per comunicare con i compagni. Entro sei mesi al massimo confido di essere del tutto a mio agio anche con la vostra lingua".
 
LEADER NELLO SPOGLIATOIO - "A chi mi ispiro? Sicuramente a Danilo: è il nostro capitano e il compagno che seguo di più in campo. Ma anche Vlahovic è un modello importante".
 
SU VLAHOVIC - "È un attaccante enorme, perché segna tanto e sa fare bene anche tutto il resto. E mi trovo davvero bene a interagire con lui in campo. Lo scambierei con Osimhen? Mai. Si tratta di due straordinari giocatori, ma Vlahovic è il giocatore perfetto per questa squadra".

SU CHIESA E POGBA - "Chiesa è il top: lui e Vlahovic sono tra i migliori al mondo e li vedo estremamente determinati a trascinarci alla vittoria. Che orgoglio giocare con campioni come loro e come Pogba: il francese è un esempio e un vero leader. Non è semplice riprendersi da un infortunio al ginocchio come il suo: a volte sembra si muova in “slow motion” tanto è elegante, invece è impressionate per tecnica e anche per rapidità".
 
IL PIU SIMPATICO - "McKennie no, lo sopporto da dieci anni ormai. Ce ne sono tanti divertenti. Ma forse, sì, è proprio Weston! Lui e Kean mi portano spesso fuori a scoprire la città e nuovi ristoranti".

SERIE A AMERICANA - "Mi piace davvero il fatto che ci siano tanti connazionali in Italia. E con i due rossoneri avremo da discutere nel prossimo ritiro in Nazionale...".
 
OBIETTIVI PERSONALI - "Voglio soltanto lavorare duro, per adattarmi subito al calcio italiano e trovare la migliore intesa possibile con i compagni"..