La calciatrice della Juve Women, Beerensteyn ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di GQ, dove ha affrontato diversi temi. 

SULLA JUVE - 'L’ho vista l’anno scorso in Champions, e mi hanno davvero impressionato. Sono davvero una squadra, si vede che c’è un grande spirito di gruppo. È esattamente quello che ho trovato quando sono arrivata, delle vibrazioni positive. Tutti sono stati sin da subito molto gentili con me, qui è come sentirsi a casa. Questo è un aspetto fondamentale per me, anche più di altre cose. Alla Juventus penso di portare un po’ della mia esperienza, di farla diventare più forte'. 

ARRIVO A TORINO - 'Dopo cinque anni al Bayern, volevo una nuova avventura, spostarmi in un altro Paese. La Juventus aveva il programma migliore per me e le mie caratteristiche. Il livello del campionato italiano sta crescendo tantissimo, e penso che in un paio d’anni diventerà una meta interessante per moltissime calciatrici internazionali. Chi arriva dall’estero può rendere più competitivo il torneo e anche più interessante da seguire: oggi ci sono due o tre squadre che lottano per lo scudetto, magari tra qualche anno saranno quattro o cinque'.

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RAPPORTO CON IL CALCIO – 'I miei genitori mi hanno sempre raccontato che, quando avevo appena due anni, ho detto loro che avrei giocato a calcio da grande. Mia madre diceva: “non puoi farlo perchè le donne non giocano a calcio” e io: “vedrete, lo farò, giocherò a calcio”. Ho cominciato a otto anni, ero in squadra con i maschi, ma già allora tutti vedevano del potenziale in me, vedevano che avevo qualcosa di speciale. La mia famiglia, i miei amici, mi hanno sempre appoggiato nelle mie decisioni, e questo è bellissimo, è una cosa importante. Diventare una calciatrice professionista è stato un sogno: ho lavorato duro per arrivare dove sono ora'.