TWITCH- "Sono nato all'epoca dei ciclostile, Twitch è da marziani. Lo sto scoprendo adesso con grande piacere, è moderno ed efficace, arriva a tutti in modo originale. Fino a mezz'ora fa probabilmente non conoscevo l'esistenza di questo".
REAZIONE CON LA FIORENTINA- "Non dovevamo trovarci in quella condizione, il primo tempo è stato uno dei peggiori dal 2017 e non posso che arrabbiarmi. Nel secondo tempo una grande reazione, più di cuore che di calcio, di voglia di ribaltare, di non mollare. Ero contento per il risultato che mantiene aperto per quanto possibile il discorso Scudetto fino a sabato anche se la distanza è notevole. Sarebbe stato un peccato non arrivare alla partita di Roma con qualcosa in palio. Contento della reazione ma non contento di tante cose che ho visto ieri sia livello di gioco che di relazioni tra le calciatrici. Come relazioni parlo di empatia".
ROMA- "Al 90% la Roma ha già vinto il campionato. Ad oggi non ha concesso punti a nessuno tolti gli scontri diretti quindi non dipende solo da noi, anche vincendole tutte può non bastare. Io capisco la scaramanzia ma è un campionato indirizzato verso Roma, noi faremo di tutto perchè ciò non accada, è un dovere verso società, tifosi e famiglie. Non sarebbe onesto non ricambiare con il massimo dell'impegno. I numeri sono impietosi, il campionato si è giocato su alcuni pareggi che abbiamo fatto nella prima poule. Il movimento, gli addetti ai lavori e il calcio spinge per un ricambio dopo 10 titoli in cinque anni. Molte cose che sento e i toni trionfali che leggo spingono verso la Roma. Noi faremo del nostro meglio sapendo che abbiamo fatto degli errori nel cammino, vince comunque una squadra meritevole e molto forte se sarà la Roma".
NUOVO FORMAT- "Sento spesso dire che si dovrebbe tornare a 12 squadre. Un minimo sindacale per un campionato di un certo tipo. Se voi guardate oggi abbiamo una squadra che chiude la classifica con 10 punti e una prima con 50. Se su 10 squadre c'è un divario del genere...tempo che il divario sia grande. Tra le prime cinque e le seconde cinque della poule non c'è stata quasi partita. Il campionato deve essere attrattivo, anche perchè la gente deve apprezzare. Non solo i tifosi ma anche gli investitori. Non sono certo che con 12 squadre sarebbero cosi. Spero che le nuove generazioni di calciatrici crescano e quindi possiamo crescere nel campionato".
CAMPO- "Sono uscite le licenze nazionali. Un paio di passaggi di questo regolamento ci mettono in difficoltà con Vinovo perché richiedono requisiti che non ci sono: l'illuminazione e il manto erboso anche se quello si può risolvere. C'è poi un tema di capienza ma soprattutto i tempi di avere un mini stadio sono più lunghi. Da qui a quando si potrà fare ci sono valutazioni in corso dovremo trovare una sede per i criteri richiesti. Il campo di Alessandria è molto intasato: si unirebbero a Next Gen e Alessandria quindi non è semplice. Difficile che le donne prendano il posto degli uomini sul campo, quindi anche questo va valutato. C'è una soluzione in Piemonte che è Biella che non conosciamo direttamente ma ci hanno proposto il sopralluogo, lo faremo e vedremo se ci sono i requisiti. A Torino non ci sono alternative se non lo Stadium che usiamo per la Champions. La situazione degli impianti sportivi in Italia non la scopro oggi. C'è il tema dell'erba naturale dove noi ci alleniamo e giochiamo sul sintetico, le straniere non amano questa soluzione. Vinovo ha difficoltà. La decisione definitiva la prenderemo dopo i sopralluoghi su quale può essere la soluzione migliore ma il primo pensiero sarà quello di penalizzare il meno possibile i tifosi".
STADIUM- "Entrare nel tempio del club, il luogo sacro dove si svolge il rito domenicale. Farne parte, essere noi protagonisti, da credibilità al progetto. Quando hai degli ospiti e li fai entrare nella stanza più bella è perchè ci credi di più. Ci ha dato credibilità. Ha superato anche qualche pregiudizio sulla qualità del gioco. Le persone hanno visto che il calcio femminile con le sue caratteristiche può essere divertente, attrattivo. L'abbiamo fatto per primi nel 2019 poi tanti hanno preso l'idea e ben venga".
ROSUCCI- "Un rinnovo di riconoscenza, per dirle che è una giocatrice fondamentale del nostro club soprattutto quando gioca ma anche quando non gioca. per dire a lei e a tutte che quando ci si comporta con lealtà, slancio e amore è giusto essere ripagati. Spesso si dice a parole e questo è un fatto. Nel femminile si vive poco di fatti. Io sono di provincia, campagnolo e sabaudo e preferisco fare i fatti anche se risulto meno simpatico".
CRESCITA- "Il movimento deve crescere molto. Serve incominciare a parlare del calcio femminile per quello che ha. sento sempre dire cosa manca: non tirano forte, non sono veloci...iniziamo a dire quello che è: passione, intensità, tattica, organizzazione del gioco, copertura degli spazi. Non ho mai sentito dire che Serena Williams tira più piano di Djokovic. Questo secondo me ci limita, va raccontato per quello che è non per quello che non è. Noi abbiamo un reale problema di reclutamento, giochiamo contro nazioni con 300mila tesserate, si solleva poco ma è cruciale. Noi oggi scegliamo ragazzine che non sono andate bene in altri sport. Dovrebbero arrivare anche grandi investitori, oggi lo sono i club e per definizione non può durare all'infinito, se non è profittevole poi genera problemi di sopravvivenza".
GROSSO- "2024, mi legheranno ad un palo se dovessi perderla prima. Cercheremo di allungare il contratto. Ha un grosso mercato, soprattutto negli Stati Uniti, competere con i professionisti non è banale ma in questo momento non mi sento di essere preoccupato".
OBIETTIVI- "Se riusciamo a tenere ottavo, nono posto, mi sento di dire che si può fare. Salire è difficile, parliamo di realtà con potenziali differenti. Può capitare che saremo davanti ma essere oltre quel livello serve tempo. La base forte di calciatrici giovani italiane diventi più numerosa. Arrivare ottavi significa che abbiamo preso la promessa".
MONDIALE- "L'Italia è importante che ci sia. In un Mondiale a 32 squadre lo darei scontato, con quello che stiamo facendo. Un obiettivo minimo è essere lì. Favoriti gli Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Brasile, Francia e Olanda".
ITALIA- "Fa piacere vedere giocatrici della Juve in azzurro. Sia prima squadra che giovanili, è un po' un premio per tutti. Sono poi contento per le ragazze perchè so quanto ci tengono e mi fa piacere. Quando si parla di Juventus a livello internazionale è fonte d'orgoglio, ho sempre paura si facciano male ma credo che con l'età sono diventato protettivo".