Al fianco del nuovo coach Joe Montemurro, Stefano Braghin, Direttore della Juventus Women, è presente in conferenza stampa a Vinovo per aprire il nuovo ciclo della squadra bianconera. Dopo 4 anni intensi, ricchi di vittorie, emozioni e soddisfazioni; si è scelto di voltare completamente pagina per cercare, ancora una volta, di alzare ulteriormente l'asticella e, soprattutto, fare un passo in avanti in Europa, migliorando le prestazioni in Champions League.               

"L'ultima volta che ci siamo visti qui è quando partì il progetto nel 2017. Una grande incognita, anche se le idee erano chiare. Dopo 4 anni un altro passaggio chiave. Il progetto ci ha dato grandi soddisfazioni, ha scritto una pagina importante nella storia del calcio femminile e del nostro club. La continuità è data anche garantita dalla società e della voglia costante di crescere e migliorare. Quest'estate ci sono state delle riflessioni, dopo un ciclo quasi imbattibile".

Juve Women, il primo allenamento di Montemurro: le FOTO
SCELTA MONTEMURRO - "La dicotomia era tra il rimanere su cosa conosciamo, ma la crescita passa attraverso l'immaginazione, che ha una componente di incertezza. Il dovere di chi pensa il futuro di un club è pensare il cambiamento. Non stiamo migliorando qualcosa che non funzionava, ma stiamo immaginando un'evoluzione. Il gruppo ha ancora un potenziale inespresso da andare a far esplodere. Da qui la scelta di un allenatore internazionale, ci apre gli orizzonti, ci apre ad una realtà che non conoscevamo. Abbiamo bisogno di insegnanti diversi nelle tappe del nostro cammino. Studiavamo Montemurro da tempo, porta una proposta che ci può aiutare nel futuro, nella crescita. Non è la sola novità: il mercato è praticamente ultimato."

MERCATO - "Aprile può essere una futura colonna, speriamo di acquisirla in futuro. Bonfantini viene ad aiutare l'attacco, su di lei c'è da lavorare, ma è un progetto molto interessante, può assumere un profilo internazionale. Lenzini torna a casa, è il culmine di un progetto, quello delle calciatrici in prestito. Un progetto che mi ha spiegato Cherubini, gliel'ho copiato. Peyraud-Magnin è un portiere di grandissima levatura internazionale, la storia parla per lei, era una mia priorità per la nuova proposta di gioco, che rivedrà dei dettami difensivi che cambieranno. Ci sarà un altro arrivo, un difensore mancino, lo stiamo ancora definendo. L'attacco è al completo, a centrocampo il mio migliore acquisto è Zamanian, che prenderà il posto di chi ha fatto scelte diverse e giocherà all'estero"   

TRANSIZIONE - "Professionismo un passo storico, ci saranno delle tutele nei confronti delle calciatrici. La federazione lavora, ma non c'è ancora uno scenario preciso"

OBIETTIVI - "Volevamo fare bene in Italia e ci siamo riusciti, volevamo una forte identità italiana per aiutare la Nazionale. Il modello prevede posto per 4 ragazze della Primavera in Prima squadra. Il nostro obiettivo non è più annuale, ma dobbiamo ragionare sul triennio. Ora dobbiamo salire nel ranking europeo, vogliamo arrivare tra le prime 8. Il compito in Italia ora sarà più difficile, perché le competitor si rafforzano, ma questo non deve preoccuparci"