Il campionato italiano di calcio femminile rischia di non ripartire. Dopo il no dei medici dei 12 club di Serie A, nell'assemblea di ieri le società si sono divise sulla possibilità di tornare in campo: Juventus, Milan, Empoli, Tavagnacco e Orobica si sono detti favorevoli alla ripartenza, tre club contrari e quattro incerti. La decisione arriverà nel Consiglio federale del prossimo 8 giugno. 

L'allenatrice della Juventus Women, Rita Guarino a La Repubblica spiega: "Non vedo l'ora di tornare in campo, ma solo a patto che si decida in fretta e che tutte le squadre siano messe nelle medesime condizioni per farlo. Qui sono una privilegiata, ma siamo solo tre club a poterci permettere di rispettare il protocollo di sicurezza e questo lascia pensare. Bisogna fare i conti con la realtà, finché non si ristabilisce una parità non ha senso ripartire: le giocatrici sono ferme da troppo tempo, devono ritrovare le condizioni necessarie per poter poi giocare una partita. Senza sostegno economico ai club non ci sono le premesse per tornare in campo, servono radici per tenere in piedi l'albero del calcio femminile. Al professionismo bisognerà arrivarci con le giuste strategie e con una pianificazione sostenibile, altrimenti alla prima difficoltà tutto crolla".